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ATTO QUARTO 175


Duc. Oh! mio amico, non potete esentarvene; ve ne scongiuro dunque, mirate al viaggio che state per imprendere.

Ber. Giuro che nessun uomo sopra la terra potrà convincermi che io debba morir oggi.

Duc. Udite...

Ber. Non una parola di più; se avete qualche altra cosa da dirmi, venite nella mia prigione, da cui non escirò per tutta la giornata. (esce; entra il Prevosto)

Duc. Egualmente indegno di vivere e di morire. Oh cuore dello stolto!... Voi altri, andategli dietro, e conducetelo al patibolo. (escono Ab. e il Cl.)

Prev. Come trovaste, signore, il prigioniero?

Duc. Molto mal apparecchiato: egli non è disposto a morire, e toglierlo dal mondo nello stato in cui si trova sarebbe un causare la sua eterna dannazione.

Prev. Abbiamo qui nelle prigioni un manigoldo che è morto stamane di febbre violenta, un pirata infame; egli ha l’età di Claudio, ed ha la barba e capelli dello stesso colore. Se ci astenessimo dal far morire quell’altro reprobo fino a che si fosse meglio preparato, e se per soddisfare il ministro gli mandassimo la testa di questo morto, che somiglia a Claudio anche di più, che direste?

Duc. Oh! questa è una vera provvidenza. Fatelo senza indugi; l’ora prefissa da Angelo s’avvicina; deludete il suo ordine intantochè io andrò ad esortare quel tapino perchè sì rassegni alla morte.

Prev. Vi obbedirò, buon padre. Ma bisogna che Bernardino muoia a mezzodì, e come prolungheremo noi l’esistenza di Claudio, salvandomi dai pericoli che mi minacciano, se si sapesse che egli è vivo?

Duc. Fate così, separateli. Mettete Bernardino e Claudio in carceri diverse, ma ben segrete, e prima che il sole sia stato a salutar due volte le generazioni che abitano sotto i nostri piedi, troverete la vostra sicurezza assai ben guarentita.

Prev. Mi affido in voi.

Duc. Affrettatevi, e mandate la testa ad Angelo. (il Prev. esce) Ora scriverò una lettera a questo ministro, e il Prevosto gliene recherà. Essa gli farà palese che io son vicino a’ miei dominii, e che per motivi importantissimi son costretto a fare il mio ritorno con gran pubblicità; gli soggiungerò di venirmi incontro al fonte sacro, a una lega di distanza. Riuniti poi tratteremo Angelo con molta circospezione, e svolgeremo le pieghe più recondite del suo cuore. (rientra il Prevosto)

Prev. Ecco la testa; vado io stesso a portarla.