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PENE D’AMOR PERDUTE



ATTO PRIMO


SCENA I.

Navarra. — Un parco con un palazzo.

Entrano il Re, Biron, Longueville e Dumain.

Re. La fama, a cui tutti gli uomini aspirano in vita, eterni renda i nostri nomi, e faccia risplendere i raggi della gloria sui nostri sepolcri. In onta del tempo, mostro che tutto divora, uno sforzo generoso qui in terra può farci conseguire un onore, che toglierci non saprebbero i fendenti della sua falce, e darne in retaggio l’eternità. Coraggio dunque, valorosi conquistatori, perocchè i veri conquistatori son quelli che muovon guerra alle loro proprie passioni, e che combattono la numerosa schiera dei vizi e dei desiderii di un mondo corrotto. — Il nostro ultimo editto vigerà in tutta la sua forza: la Navarra diverrà la meraviglia del mondo, e la nostra Corte una picciola accademia, dedita agli studi più alti e più profondi. Voi tre, Biron, Longueville e Dumain, che giuraste di viver con me per tre anni, compagni delle mie fatiche, e di osservare gli statuti che sono redatti in questo foglio, sottoscrivete coi vostri nomi le vostre promesse, e quegli che le violerà vegga il suo disonore notato dalla sua mano stessa. Se siete tanto valorosi da compiere quel che giuraste, ponete i vostri nomi in questa pergamena.

Long. Io rimango fermo; non sarà che un’astinenza di tre anni, e se il corpo soffre l’anima ne avrà gaudio. Un eccesso di pinguedine denota poco cervello: e le vivande ghiotte ingrassando la carne dimagriscono lo spirito.

Dum. Amabile sovrano, Dumain si consacra alle privazioni: