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142 MISURA PER MISURA


Ang. Fate che Claudio sia giustiziato domani a nove ore; conducetegli il confessore, e ch’ei s’apparecchi alla morte, perchè è al termine del suo pellegrinaggio. (il Prev. esce)

Esc. Voglia il Cielo perdonargli, e perdoni a noi pure. Alcuni uomini prosperano col delitto, altri soccombono nella virtù. Ve n’ha che sfuggono alle torture riserbate al vizio, e non dan conto a persona delle offese loro; ve n’ha che condannati vengono per un unico fallo. (entrano Gomito, Schiuma, il Clown, Uffiziali, ecc.)

Gom. Su via, conduceteli; se son persone dabbene nello Stato quelle ì che non fan altro che commetter disordini nei bordelli, non conosco più leggi; conduceteli innanzi.

Ang. Qual è il vostro nome, amico? e cosa volete?

Gom. Col buon piacere di Vostra Grandezza, io sono un povera ì uffiziale di polizia del duca, e il mio nome è Gomito. Impetra giustizia, signore, e conduco qui dinanzi a Vostra Grandezza due insigni benefattori.

Ang. Benefattori? Quali sono? non son piuttosto malfattori?

Gom. Col buon piacere di Vostra Grandezza, non so quel che siano; ma son furfanti, ve n’assicuro, mondi d’ogni profanazione cristiana.

Esc. Codest’ufficiale parla con molto senno.

Ang. Continuate; di qual razza sono questi due uomini? Voi vi chiamate Gomito? Ebbene, parlate dunque.

Cl. Nol può, signore, perchè ha una risipola.

Ang. Chi sei tu?

Gom. Egli, signore? È un valletto di taverna; un arnese di mal affare, il mezzano di una femmina perduta, la di cui casa è stata, da quanto si dice, demolita nei sobborghi; oggi ella tiene un’abitazione di bagni, che credo pure un assai tristo ricetto.

Esc. Come sapete ciò?

Gom. Mia moglie, signore, ch’io detesto, com’è vero che sono dinanzi al Cielo e dinanzi a voi...

Esc. Come, vostra moglie...

Gom. Sì, signore, che ne ringraziò il Cielo, è un’onesta donna...

Esc. E voi per ciò la detestate?

Gom. Dico, signore, che mi detesterei quanto lei, se quella non fosse una casa di prostituzione.

Esc. Ma come lo sapete?

Gom. Col mezzo di mia moglie. S’ella fosse stata dedita al vizio cardinale, avrebbe potuto essere accusata d’adulterio e d’ogni altra sorta d’impurità in quella casa, ma...

Esc. Per gl’intrighi di colei che n’è conduttrice?