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MISURA PER MISURA
ATTO PRIMO
SCENA I.
Un appartamento nel palazzo del Duca.
Entrano il Duca, Escalo, Signori e seguito.
Duc. Escalo...
Esc. Signore.
Duc. Volervi esplicare minutamente i principii dell’amministrazione, sembrerebbe in me una pazza mostra, perocchè io so che le cognizioni vostre nell’arte del governare avanzano tutti i consigli e tutte le istruzioni che dar vi potrebbe la mia esperienza. Non mi rimane quindi che una parola da dirvi; è che la vostra capacità, eguagliando la vostra virtù, voi le lasciate operare d’accordo. Il carattere de’ miei sudditi, le leggi della nostra città, lo stile e le forme della giustizia, son cose che voi conoscete a fondo, quanto il può ogni uomo più illustre. Ecco ciò che vorremmo fosse da voi minutamente eseguito. Andate a dire ad Angelo di venir qui. (esce uno del seguito) Che opinione avete del suo ingegno per fare le nostri veci? perocchè sapete che nel segreto dell’anima nostra noi l’abbiamo scelto anch’esso a rappresentarci nella nostra assenza, e che l’abbiamo armato di tutto il terrore della nostra autorità, rivestito di tutto l’impero del nostro amore, e trasmessogli ogni nostro potere. Che pensate di simile elezione?
Esc. Se vi è in Vienna un uomo degno di tanto onore e di tale dignità è certo Angelo.
Duc. Miratelo, ei viene. (entra Angelo)