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74 | IL RE ENRICO VI |
Mar. Gran re d’Inghilterra e mio grazioso signore! Il dolce abito che da qualche tempo ha contratto la mia anima allo spuntare del di al suo tramonto, durante le ore della vigilia e quelle dei sonni, nel circolo delle corti o nel silenzio delle mie stanze, d’intrattenermi con voi co’ miei pensieri, mi fa ardita ad alzare sopra il mio re una fronte meno timida, e a salutarlo colle semplici e schiette espressioni che si offrono alla mia bocca negli impeti della gioia, di cui è pieno il mio cuore.
Enr. La sua vista incanta: ma la grazia delle sue parole mi fa passare dall’ammirazione alle lagrime; tanto il mio cuore è pieno di contento. — Voi, lórdi, con allegra voce salutate il mio amore.
Tutti i lòrdi. Lungamente viva la regina Margherita, gioiello d’Inghilterra!
Mar. Ve ne siano grazie a tutti. (squillo di trombe)
Suff. Milord Protettore, è a voi che debbo addirizzarmi. Ecco i patti della tregua statuita fra il nostro sovrano e Carlo re di Francia, e conclusa per lo spazio di otto mesi.
Gloc. (legge) In primis: È convenuto fra il re di Francia Carlo e Guglielmo de la Pole marchese di Suffolk, ambasciatore per Enrico re d’Inghilterra, che il detto Enrico sposerà la donzella, figlia di Renato re di Napoli, Sicilia e Gerusalemme, e la incoronerà regina d’Inghilterra, e ciò avanti che il tredici di maggio sia venuto. — Item: che il ducato d’Anjou e la contea del Maine siano evacuati e ceduti al re suo padre.
Enr. Ebbene, zio?
Gloc. Perdonatemi, grazioso sovrano; un subito languore ha invasa la mia anima, e intenebrati i miei occhi, sì ch’io non posso più leggere.
Enr. Zio di Winchester, pregovi, continuate voi.
Win. Item:... e il Maine siano evacuati e ceduti al re suo padre; ed ella mandata a Londra a spese del re suo futuro consorte, senza alcuna dote.
Enr. Sono contento. — Marchese, inginocchiatevi; noi vi creiamo qui primo duca di Suffolk, e vi cingiamo la spada. — Cugino di York, fino a che il termine di otto mesi non sia trascorso, vi togliamo le cure della reggenza di tutte le Provincie di Francia. Grazie, zio di Winchester, Glocester, York e Buckingham, Sommerset, Salisbury e Warwick; noi vi sappiam grado a tutti per la benevola accoglienza che la mia amabile regina ha ricevuta da voi. Venite, esciamo; e con tutta la sollecitudine andiamo a diporre le cose pel di lei coronamento.
(esce con la regina e Suffolk)