Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
il
RE ENRICO VI
ATTO PRIMO
SCENA I.
Una sala d’udienza nel palazzo.
Suff. Avuto carico alla mia partenza per Francia di sposare, in qualità di vostro rappresentante, la principessa Margherita, fu nella famosa e antica città di Tours, che in presenza dei re di Francia e di Sicilia, dei duchi d’Orléans, di Bretagna e d’Alençon, di sette conti, di dodici baroni e di venti prelati, riempito ho il mio ufficio. Oggi poi, curvando con rispetto il mio ginocchio a terra alla vista del mio paese e de’ suoi Pari sovrani, compio l’ultimo atto che a me si addice, rimettendo nella vostra augusta mano, di cui la mia si gloriò un tempo di essere l’ombra e l’imagine, questa giovine principessa, dono il più prezioso che mai alcun nobile far potesse, regina la più bella che mai ricevesse alcun re.
Enr. Suffolk, alzatevi; siate la ben giunta, regina Margherita. Io non posso darvi del mio amore pegno più tenero di questo tenero bacio. — Oh Dio! che mi concedi la vita, concedimi anche un cuore pieno di gratitudine; perocchè tu m’hai dato con questa fanciulla un mondo di felicità, se un mutuo amore unirà per sempre i nostri cuori.