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ATTO SECONDO 365

in eccesso di rabbia diabolica: «si chiama questo ammaestrare? ha gridato. Volete farmi impazzire?» E così dicendo mi ha rotto l’istrumento sul capo. Sono rimasto stordito e confuso come un uomo in berlina, ed ella ne ha approfittato per opprimermi di epiteti ignominiosi.

Pet. È una fanciulla energica, e l’amo dieci volte più che non facevo. Oh quanto desidero di avere un colloquio con lei!

Batt. (a Or.) Scuotetevi, venite con me, e date le vostre lezioni alla mia figlia minore che è buona, e riconoscente del bene che le si fa. — Signor Petrucchio, volete seguirci, o debbo io mandarvi qui Caterina?

Pet. Sì, mandatela: io qui l’aspetterò. (escono Batt. Gre., Tran. e Or.) Le farò la corte con tuono sentito, allorchè verrà. Se poi m’oltraggia, le dirò che il suo canto è dolce come la voce del rosignuolo. Se la sua fronte si corruga, noterò che essa è ridente e serena come la rosa del mattino rinfrescata dalla rugiada novella. Se affetta d’esser silenziosa, e persiste a non aprir bocca, celebrerò la efficacia della sua eloquenza. Se mi scaccia, la ringrazierò come se mi pregasse di restare per una settimana. Se rifiuta di sposarmi, la supplicherò di statuire il giorno in cui seguirà il nostro matrimonio. Ma eccola: animo, Petrucchio. — (entra Caterina) Buon giorno, Cattina; poichè tale è il vostro nome, da quanto mi dissero.

Cat. Non intendeste bene, signore, io mi chiamo Caterina.

Pet. Voi mentite, sull’onor mio! perchè siete chiamata Cattina, la buona Cattina, e qualche volta anche la cattiva Cattina; ma, in ogni modo, la Cattina più bella di tutta la cristianità. Udendo esaltare la vostra dolcezza, in tutte le città per cui sono passato, udendo celebrare le vostre virtù ala vostra bellezza, (e nondimeno quanto il ritratto è al disotto dell’originale!) mi son sentito sospinto a venirvi a chiedere in isposa.

Cat. Sospinto! Ottimamente detto. Ma quegli che vi ha sospinto qui, ve ne ricacci ancora. Ho ben veduto tosto che eravate uno stolido.

Pet. Cosa vuol dire stolido?

Cat. Andatelo a chiedere al diavolo.

Pet. Vi andremo insieme: sedete vicino a me.

Cat. I giumenti son fatti per portare, e voi dimenticate la vostra parte.

Pet. Le donne ancora debbono portare, e voi siete una donna.

Cat. Ma una rozza non sono come voi, signore, se voleste mai pormi in vostro confronto.