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342 È TUTTO BENE, ECC. — ATTO QUINTO

penso alla vostra dote, perocchè m’accorgo che col vostro onesto soccorso una moglie è divenuta moglie, e voi vi siete mantenuta illibata. Vogliamo essere istrutti con più agio di questo avvenimento, e di tutte le sue circostanze. Tutto par bene, e se la chiusa è sì lieta, l’amarezza del passato deve renderla anche più dolce, (squillo di trombe. Volgendosi quindi all’uditorio soggiunge) Il Re non è più che un supplicante, ora che il dramma è finito. Tutto è riescito a bene, se abbiamo meritato che ne esprimiate la vostra soddisfazione. Vi mostreremo la nostra riconoscenza pei vostri applausi, facendo ogni dì nuove opere per piacervi ognor più. Accordatene la vostra indulgente attenzione e proteggetene: le vostri mani incoraggiscano gli sforzi nostri, e i vostri cuori godano della nostra gratitudine.

(escono)






FINE DEL DRAMMA.