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316 È TUTTO BENE QUEL CHE A BEN RIESCE

1° Signore. Nulla; e di pih se ne ritornerà con qualche Inreozione, a cui unirà due o tre menzogne molto verosimili: il cerrc ò però stanco, e cadrà questa notte. Dayyero, nobile signore, è non merita la vostra bontà.

2° Signore. Era già stato conosciuto da monsieur Lafen. Strappatagli una volta la maschera, mi direte qual malandrino è colai, e ciò accadrà non più tardi di questa notte.

1° Signore. Bisogna chMo vada a tender le mie reti a coi resterà preso.

Bel. Vostro fratello verrà con me.

Signore. Come piaccia a Vossignoria: io vi lascio. (esce)

Bel. Ora vuo condurvi a vedere quella fanciulla di cui vi parlai.

Signore. Ma mi diceste ch’essa era onesta.

Bel. È il solo suo fallo. Non le ho parlato che una volta, e mi è sembrata molto fredda: le ho inviati, valendomi del mariuolo che perseguitiamo, doni e lettere ch’ella non ha voluto accettare: quest’è quant’ho fatto fin qui: ma è una celeste creatura. Volete venire a vederla?

Signore. Molto volentieri; andiamo. (escono)

SCENA VII.

Firenze. — Una stanza nella casa della Vedova.

Entrano Elena e la Vedova.

El. Se dubitate ancora ch’io sia sua moglie, non so quali altre prove possa darvi a meno che non ve lo faccia dichiarare da lui stesso.

Ved. Quantunque io abbia perduto ogni ricchezza, sono di nascita onesta, e nulla so di tali intrighi: non vorrei oggi dunque macchiare la mia riputazione con un ufficio vergognoso.

El. Nè io vorrei che lo faceste. Credetemi, il conte è mio sposo, e quanto vi ho confidato sotto il suggello del segreto è vero. Dopo ciò vi accorgerete che non fate opera rea aiutandomi, com’io vi chieggo.

Ved. Debbo credervi, perchè mi avete dato prove convincenti che voi siete molto ricca.

El. Accettate questa borsa piena d’oro, e fate che a tal prezzo acquisti il soccorso colla vostra amicizia, che ricompenserò vieppiù se col vostro mezzo posso riuscire nel mio intento. Il conte corteggia vostra figlia, bramoso di farne il conquisto. Fate ch’ella acconsenta a tutto quello che le diremo sul modo di