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ATTO TERZO 307


Cont. Come dici ciò?

Vil. Perchè guardava i suoi stivali, e poi cantava, interrogava e cantava: si forbiva i denti, e cantava. Ho conosciuto un’uomo che faceva come lui, e che vendè una bella terra per una canzone.

Cont. Vediamo quel ch’ei mi scrive, e quando ritornerà. (aprendo una lettera)

Vil. Non amo più Isabella, dacchè sono stato alla Corte. Le nostre Isabelle non rassomigliano alle Isabelle di colà. Il cervello del mio Cupido è svaporato, e comincio ad amar le donne, come un vecchio ama il denaro.

Cont. Che sta qui scritto?

Vil. Quello che vi sta. (esce)

Cont. (legge) «Vi mando una nuora che ha guarito il re, ed ha ucciso vostro figlio. Io l’ho sposata, ma non mi sono unito a lei, e la mia separazione sarà eterna. Udrete ch’io son fuggito; sappiatelo prima che alcuno ve lo narri. Se il mondo è abbastanza grande, porrò sempre una gran distanza fra la mia sposa e me. Addio, il vostro sfortunato figlio

Beltramo».

Questo non è bene, giovine temerario; rifiutar così i favori di un buon sovrano, attirarsene sul capo lo sdegno, e tutto ciò per disprezzare una fanciulla troppo virtuosa, perchè spregiata potesse essere neppur da un monarca. (rientra il Villico)

Vil. Oh signora! sonovi triste novelle, la mia giovine signora sta sta due uffiziali.

Cont. Che è ciò?

Vil. E però vi è in esse anche qualche conforto, perchè vostro figlio non sarà ucciso cosà presto come io pensava.

Cont. Perchè sarebb’egli ucciso?

Vil. Così pur dico io, signora, sopratutto se corre via come odo che fa: il pericolo era nello stare accanto a sua moglie; codesto perde gli uomini, sebbene faccia ottener figli spesso. Eccoli che vengono; essi ve ne diranno di più. Per me so solo che vostro figlio è fuggito. (esce; entra Elenà con due Gentiluomini)

Gent. Salute, buona signora.

El. Signora, il mio sposo è partito per sempre.

Gent. Non dite così

Cont. Abbiate pazienza: e ve ne prego, signori, parlate. Ho provato tante volte la gioia e il dolore che l’uno o l’altro non possono più vincermi. Dov’è mio figlio, ve ne prego?