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60 | IL RE ENRICO VI |
comanda alla vittoria, Carlo, ed essa sarà tua. Enrico frema, e mormori il mondo veggendo i nostri trionfi.
Car. Andiamo, signori: sia fortunata la Francia! (escono)
SCENA III.
La stessa dinanzi ad Angers.
Allarme ed escursioni. Entra la Pulcella.
Pul. Il reggente trionfa, e i Francesi fuggono atterriti. Venite in nostro soccorso, magni simboli, amuleti misteriosi; e voi, eletta schiera di spiriti che m’istruite dell’avvenire e antiveder mi fate gli avvenimenti. (un colpo di tuono) Voi, genii leggieri, agenti ufficiosi del sovrano monarca del nord, apparite e secondate la mia opera. (entrano i demoni) A sì subita comparsa riconosco la vostra usata obbedienza. O voi spiriti familiari, che escite dalle tremende regioni di sotterra, assistetemi oggi e fate che la Francia trionfi! (gli spiriti le girano intorno assorti in un sinistro silenzio) Ah, non mi atterrite col tacer vostro! Debbo io nutrirvi col mio sangue? Reciderò qualcuna delle mie membra e ve ne darò quale arra di più ricca mercede: acconsentite ad assistermi. (i demoni crollano il capo) Non v’è più speranza di soccorso? Se aderite alla mia preghiera, il mio corpo sarà il prezzo con cui pagherà il vostro beneficio. (gli spiriti scrollano come prima la testa). Che! Il sagrifizio del mio corpo e del mio sangue non possono commuovervi, e ottenere il vostro aiuto? Prendete dunque la mia anima; il mio corpo, la mia anima, tutto, piuttosto che la Francia debba soggiacere all’Inghilterra. (i demoni scompaiono) Oimè! Così mi lasciano! Ah! troppo il veggo; l’ora è venuta in cui la nazion nostra deve abbassare la sua testa umiliata, e intercedere la compassione della sua rivale. I miei antichi incantesimi sono impotenti, e l’inferno è troppo forte, perchè vincere io lo possa. La tua gloria, o Francia, sta per eclissarsi per sempre.
(esce; allarme. Entrano i Francesi e gl’Inglesi combattendo. York e la Pulcella lottano corpo a corpo, e quest’ultima rimane presa. I Francesi allora fuggono)
York. Donzella di Francia, credo avervi ben presa: scatenate ora le vostre legioni di spiriti coi sortilegi, e provate so possono rimettervi in libertà. — Il prezzo vostro è degno del principe dei demoni. — Mirate, come la turpe fattucchiera aggrotta il ciglio, e come, a somiglianza di Circe, vorrebbe mutarmi in bestia.
Pul. In ogni mutamento tu guadagneresti semore.