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230 | TROILO E CRESSIDA |
Aj. Vi chiamerò io padre?
Nest. Sì, mio buon figlio.
Diom. Lasciati guidare da lui, Ajace.
Ul. È inutile fermarsi di più in questo luogo; il cervo Achille ne sta racchiuso nel suo covo. Vuole il nostro illustre generale convocare il suo consiglio di guerra? Nuovi re sono entrati in Troia. Dimani dobbiamo combattere, e questo è un guerriero! Vengano quanti cavalieri si vuole da oriente e da occidente, e scelgano fra di essi il fiore de’ loro eroi; Ajace pugnerà contro il più altero di tutti.
Ag. Andiamo al consiglio. — Achille dorma. - I palischermi volano su le onde, intantochè i grandi vascelli stagnano nel fango.
(escono)