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ATTO PRIMO | 215 |
amore ed osi sostenerne la bellezza e la virtù dovunque, questa sfida è a lui diretta: Ettore alla vista dei Troiani e dei Greci prenderà a provargli, ch’egli ama donna più savia, più fedele e più bella, che mai Greco alcuno non amasse, e dimani, avanzandosi fino in mezzo allo spazio che separa le vostre tende dalle mura di Troia, provocherà a suon di tromba ogni Greco che si tenga di lui più fortunato in amore. Se qualcuno si presenta, Ettore l’accoglierà come merita: se no, rientrato in Troia, vi pubblicherà che le bellezze della Grecia son tutte arse dal sole, e che non ve n’ha una che meriti che per lei sia rotta una lancia. Ho detto.
Ag. Questa sfida verrà pubblicata, Enea, e se niuno fra di noi si sente il coraggio di rispondervi, sarà prova che avremo lasciati i nostri eroi nella nostra patria. Ma noi siamo guerrieri e possa il guerriero che non dà, o non ha dato, o che non promette di dare la sua fede ad una bella essere dichiarato vile e senza onore! Se ve n’ha un solo che tale infamia non meriti, ei si batterà contro Ettore; se alcuno non ve n’ha, combatterò io medesimo.
Nes. Parlagli anche di Nestore, di un vecchio che era già adulto allorchè l’avolo di Ettore poppava ancora. Egli è vecchio ora; ma se non si trovasse nel nostro esercito un Greco abbastanza nobile per sostenere l’onore della sua amante, di’ a Ettore per me, che io nasconderò la mia bianca barba sotto una visiera d’oro, che armerò questo debole braccio di uno scudo, e che andandogli incontro gli dichiarerò che la mia bella era più bella dell’avola sua, e casta al pari d’ogni altra donna del mondo. Mi impegno colle tre gocce di sangue che mi rimangono di provargli questa verità, a lui in tanto fiore di giovinezza.
En. Il Cielo non consenta così gran penuria di giovani prodi!
Ul. Così sia!
Ag. Nobile Enea, lasciate ch’io vi stringa la mano; vuo’ condurvi con onore nella nostra tenda. Achille sarà istrutto di questo messaggio, e con lui ogni altro Greco. Bisogna che partecipiate al nostro banchetto prima di lasciarci, e che abbiate le accoglienze dovute a un amico generoso. (escono tutti tranne Ulisse e Nestore)
Ul. Nestore...
Nes. Che dice Ulisse?
Ul. Il mio cervello ha concepito un germe d’idea: siate per me quello che è il tempo per i disegni, aiutatemi a svilupparlo.
Nest. Qual è esso?