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194 I DUE GENTILUOMINI DI VERONA


Prot. Signora, il servizio che vi ho reso (sebbene voi non vi degniate di veder nulla di quello che fa il vostro servo per voi) avventurando la mia vita per strapparvi all’assassino che avrebbe fatta violenza al vostro onore e alla vostra onestà, merita bene che, secondando la mia preghiera, mi ricompensiate almeno con un tenero sguardo. Io non posso chiedere favore più piccolo; sono certo che accordar non ne potete un minore.

Val. (a parte) È sogno quello ch’io vedo ed odo? Oh amore! dammi pazienza per contenermi.

Sil. Misera! misera ch’io sono!

Prot. Misera eravate prima che io giungessi; ma dopo il mio arrivo vi ho resa felice.

Sil. Col tuo avvicinarti mi rendi più sventurata.

Giul. (a parte) E me pure quand’egli a voi s’avvicina.

Sil. Se fossi stata presa da un leone famelico, più mi sarebbe piaciuto servir di pascolo alla feroce belva che vedermi salvata dal traditor Proteo. Cielo, sii testimonio ch’io amo solo Valentino, e che la mia anima non mi è più cara della sua vita; e ch’io l’amo tanto (ed è molto dire) quanto detesto il vile e spergiuro suo amico. Fuggi dalla mia presenza e non infestami più oltre.

Prot. Qual pericolo anche di morte non avrei io affirontato per ottenerselo un vostro dolce sguardo I Ohi è una maledizione dell’amore, che una donna non possa amare quegli da cui è adorata.

Sil Ciò procede perchè Proteo non ama chi dovrebbe amare. Il cuore hai di Giulia, a cui promettesti la tua fede con mille e mille giuramenti, de’ quali hai fatto altrettanti spergiuri per sedurmi. Più fede non hai, se pure Proteo non ne abbia due; ciò che è anche peggio che non ne avere alcuna: meglio è non ne avere che averne molte. Quando la fede è doppia, ve n’è sempre una di più. Non tradisti tu forse il tuo migliore amico?

Prot. In amore chi rispetta gli amici?

Sil. Tutti, tranne Proteo.

Prot. Ebbene se le dolcezze dell’amore non possono intenerirti in favor mio, ti amerò da soldato, e per la legge del più fòrte impiegherò ciò che ripugna di più all’amore, la violenza.

Sil. Oh Cielo!

Prot. Ti costringerò a cedere ai miei desiderii.

Val. (avanzandosi) Scellerato, allontana da lei la tua odiosa e brutal mano, indegno e falso amico!

Prot. Valentino!