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174 DUE GENTILUOMINI DI VERONA

chiusa in una torre, colla minaccia crudele di non uscirne mai più.

Val. Basta, mio caro Proteo, a meno che la parola che stai per pronunziare, non abbia il potere di darmi la morta. Se questo puoi, proferiscila, te ne scongiuro, e toglimi all’agonia del mio eterno dolore.

Prot. Cessa di gemere invano sopra una sventura che non ha riparo, e cerca di salvar la tua vita, finchè lo puoi. Il tempo cova, e fa venire in luce tutti i beni. Se qui resti non rivedrai la tua amante, e perderai la vita. La speranza è l’appoggio che sostiene un amatore; afferrala, e giovatene per allontanarti di qui, e per difenderti contro pensieri troppo truci. Le tue lettere possono qui venire, e tutto che mi sarà indiritto lo deporrò nel bel seno della tua fanciulla. Tempo non è di querele. Vieni, ti condurrò alle porte della città, e prima di separarci conferiremo insieme sopra tutto quello che interessa il tuo amore. Per l’amore, se non di te, almeno di Silvia, pensa a vivere; fuggi il pericolo e seguimi.

Val. Ti prego, Launzio, se vedi il mio paggio, digli di affrettarsi a raggiungermi alla porta del Nord.

Prot. Vallo a cercare, mariuolo. Vieni, Valentino.

Val. Oh mia cara Silvia! Me sfortunato! (esce con Prot.)

Laun. Io non sono che un pazzo, e nondimeno ho bastante spirito per pensare che il mio padrone è una specie di scellerato, forse il maggiore degli scellerati. Non vive ancora quegli che sa ch’io amo: nondimeno amo; ma una coppia di cavalli non mi strapperebbe questo segreto, nè m’indurrebbe a nominare l’oggetto ch’io amo, quantunque sia pure una femmina. Chi sia tal femmina neppure a me stesso lo rivelerò, e nondimeno è una fanciulla che sa spremere il latte, quantunque dalle ciance di alcune comari dubitar si potesse s’ella sia fanciulla, e se oltre a spremere il latte non ne abbia dato del suo. Ella ha però più ingegno di un giumento che va ad abbeverarsi; locchè è molto in una cristiana. Ecco la nota (traendo un foglio) delle sue buone qualità. In primis, sa andare a cercare e portare. Un cavallo non ne farebbe di più. Il cavallo porta solo, e non cerca; ergo ella è da più d’un cavallo. Item, sa spremere il latte; amabile Tìrtù in una fanciulla che possegga leggiadre mani. (entra Speed)

Sp. Come, come, signor Launzio? Quali notizie della vostra padroneria1.

  1. Mastership, che diviso vale padrone e vascello, onde l’equivoco succedente.