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48 | IL RE ENRICO VI |
Ex. Ben adoprasti, York, a tacere: perocchè se le passioni nel tuo cuore si fossero manifestate, temo che scoppiati sarebbero odii mortali, discordie più atroci che immaginare non si possa. Non v’è alcuno, per quanto fiacco d’ingegno, che veggendo i violenti dissidi! de’ nobili, gl’intrighi di ogni partito per soverchiarsi in corte, gli ammutinamenti faziosi che tuttodì si succedono, non presagisca per l’avvenire qualche cosa funesta. È una sventura che lo scettro sia fra le mani di un fanciullo: maggior sventura ancora, che l’odio e l’invidia producano divisioni sì crudeli, che non han mai fine in un regno, fuorchè tirandolo in rovina. (esce)
SCENA II.
Francia. — Dinanzi a Bordeaux.
Entra Talbot col suo esercito.
Tal. Trombetto, va alle porte di Bordeaux, e chiama il generale nemico sopra le mura. (il trombetto suona a parlamento. Entra sopra le mura il generale francese col suo esercito ed altri) Il Capitano Giovanni Talbot d’Inghilterra, uomo d’anni e vassallo del re Enrico, vi appella per dirvi che apriate le porte della vostra città; che vi arrendiate; che riconosciate il mio sovrano per sovrano vostro; che gli offriate omaggio da sudditi sottomessi, ed allora mi ritirerò con quest’esercito che vi minaccia; ma se voi sdegnate la pace che vi offro, se ripudiate la nostra amistà, sveglierete la collera di tre flagelli che seguono i miei passi: la spaventosa fame, il ferro omicida, e il fuoco divoratore. Questi tre mostri, investite che abbiano le vostre mura, le rovescieranno in un istante, e faranno scomparire dalla terra quelle superbe moli la di cui cima sfida i nembi.
Gen. Infausto e tremendo foriero di morte, terrore della nostra nazione, e flagello di essa il più sanguinario, il termine della tua tirannide è vicino. Tu non puoi entrare nella nostra città che per le porte della morte. Io ti annunzio che siamo ben afforzati e abbastanza numerosi per escire di qui e combatterti. Se ti allontani, il Delfino col suo esercito ti aspetta per avvilupparti nei lacci inevitabili della guerra. Da ogni banda stanno schiere intorno a te che ti tolgono la libertà di fuggire e ogni speranza di salvezza; tu non puoi volgere i tuoi passi verso alcuna parte, che non incontri pertutto la morte, sicura della sua