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ATTO TERZO 105

quanto una parola maligna valga ad avvelenare una passiono nascente.

Ors. Ah! non fate a lei tale oltraggio. Collo spirito vivo e giusto che le è attribuito, ella non può essere tanto priva di senno, da rigettare un uomo come è Benedick.

Ero. È il solo uomo d’Italia, se ne eccettui il mio caro Claudio.

Ors. Vi prego di non isdegnarvi con me, signora, se vi dico quel che mi vien in mente. Per la persona, il tuono, il discorso e l’ardire, il signor Benedick è stimato il primo abitante della nostra penisola.

Ero. Ei gode infatti di un eccellente nome.

Ors. Le sue virtù gliel meritarono prima di ottenerlo. — Quando vi fate sposa, signora?

Ero. Nol so: forse dimani. Venite, rientriamo, vuo’ mostrarvi alcune gemme, e consultarvi sopra quelle che mi stan meglio.

Ors. (a parte) Ella è presa al laccio, ve ne assicuro.

Ero. (a parte) Se siamo riescite bisogna convenire che l’amore trae partito da casi assai imprevisti. (escono)

(Beatrice si avanza)

Beat. Qual fuoco mi sento io nelle orecchie? Può ciò esser vero? Son io dunque condannata pei miei dispregi e pel mio orgoglio? Dispregi addio, e addio orgoglio di fanciulla: alcuna gloria non si collega a voi. Tu, Benedick, persevera, ed io ti ricompenserò; io lascierò che il mio cuore venga domato dalla tua mano amorosa. Se mi ami, la mia tenerezza t’inspirerà il desiderio di stringere con santi nodi i nostri amori. Tutti dicono che tu meriti molto, ed io lo credo, e più che ad altri lo credo alla mia coscienza. (esce)

SCENA II.

Una sala nella casa di Leonato.

Entrano Don Pedro, Claudio, Benedick e Leonato.

D. Pedro. Mi fermerò finchè sia celebrato il vostro matrimonio; poi me ne andrò in Aragona.

Claud. Là vi seguirò, signore, se vorrete permettermelo.

D. Pedro. No, sarebbe imporre a sposi novelli legge più dura che se si mostrasse a un fanciullo un abito nuovo vietandogli di portarlo. Non vuo’ prendermi tale libertà che col signor Benedick, di cui accetto la compagnia. Dai piedi alla testa egli non è che gioia. Egli ha due o tre volte infranto l’arco di amore; e