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92 MOLTO STREPITO PER NULLA

perto un nido, lo mostra ad un suo compagno che gliene va a rubare.

D. Pedro. Vuoi tu chiamar fallo un atto di fiducia? La trasgressione è piuttosto nel ladro.

Ben. Nondimeno non sarebbe stato male, che si fossero ammannite le verghe e la ghirlanda. Il conte avrebbe presa la ghirlanda per sè e avrebbe fatto dar le verghe a Vossignoria, che da quanto apprendo gli avete rubato il nido.

D. Pedro. Insegnerò agli implumi che vi stanno a cantare, e li renderò quindi al loro proprietario.

Ben. Se il loro canto risponde al vostro dire, in coscienza parlate onestamente.

D. Pedro. Beatrice vi apparecchia una querela. Il cavaliere che danzava con lei le ha detto quanto voi l’oltraggiate.

Ben. Oh! è essa che maltratta me oltre ogni credere. Una quercia a cui non restasse che una foglia verde le risponderebbe. La mia maschera stessa si animerebbe contro di lei. Ella ha osato dirmi, ignorando a cui parlasse, ch’io sono il buffone del principe, e che son più freddo del ghiaccio. Udii una salva di sarcasmi vibrati con tanta prestezza, che rimasi come uomo che serve di bersaglio a tutto un esercito. I suoi discorsi sono pugnali; ogni parola uccide: se il suo alito fosse così pestifero come le sue parole, la morte si diffonderebbe fino alla stella del nord. Io non la sposerei fruisse ella di tutti i beni che possedeva Adamo prima del suo peccato; ella avrebbe fatto girar lo spiedo ad Ercole e spezzatane la clava per accendere il fuoco. Non mi parlate di lei: è una furia d’inferno sotto divine sembianze: volesse Dio che qualche esperto esorcista la purificasse! perocchè finchè sarà così si vivrà meglio all’inferno che con lei: e tutti vorranno andare colà piuttosto che restare in sua compagnia. (rientra Claudio e Beatrice)}}

D. Pedro. Mirate, ella qui viene.

Ben. Vuole Vostra Grazia comandarmi alcun servizio, fosse anche al termine del mondo? Per il più lieve messaggio andrei fino agli antipodi: andrei a cercare un fuscellino da denti nell’ultimo palmo di terra asiatica, a prender la misura del piede di prete Giovanni, a strappare un pelo dalla barba del gran Cham, a recare ambasciate agli ultimi Lapponi piuttosto che sostenere un colloquio di tre parole con quell’arpia. Non avete alcun ufficio da affidarmi?

D. Pedro. Non posso che desiderare la vostra buona compagnia.