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ATTO PRIMO 81

pere il mio giudizio imparziale, o volete ch’io vi parli secondo il mio costume da tiranno dichiarato del suo sesso?

Claud. No, ve ne prego, parlate da senno.

Ben. Ebbene, in coscienza, mi sembra troppo bassa per una lode alta, troppo bruna per una lode chiara, e troppo piccola per una lode grande: soltanto questo posso dire di lei, che se fosse diversa da quello che è, non sarebbe bella; ed essendo qual è, non so amarla.

Claud. Voi credete ch’io celii; ma vi prego sinceramente di dirmi qual vi rassembra.

Ben. La volete comprare, che ne fate tante ricerche?

Claud. Il mondo intero potrebbe pagar forse un tal gioiello?

Ben. Sì, certo, ed anche colla custodia in cui metterlo. Ma affermate voi ciò gravemente, o vi fate beffa di me, venendomi a narrare che l’Amore sa trovare le lepri, e che Vulcano è un eccellente carpentiere? Su qual chiave s’ha egli a cantare per mettersi all’unisono con voi?

Claud. Ai miei occhi ella è la più vaga fanciulla ch’io mai vedessi.

Ben. Io posso vedere senza occhiali, e in lei non scorgo tanti vezzi. Vi è sua cugina che, se posseduta non fosse da quelle sue furie, la vincerebbe in beltà, come il primo giorno di maggio vince l’ultimo di dicembre. Ma io spero che non vorrete diventar marito: non è così?

Claud. Diffiderei di me stesso, quand’anche avessi giurato il contrarìo, se Ero acconsentisse a sposarmi.

Ben. A tanto siete giunto? Non vi sarà dunque un uomo nel mondo che voglia portare il suo berretto senza sospetti? Non vedrò io in vita mia un nubile di sessant’anni? Ite, poichè il giogo vi piace, piegate il collo, e passate sospirando le domeniche. Mirate! Don Pedro toma per cercarvi. (rientra Don Pedro)

D. Pedro. Qual segreto vi ha qui trattenuti, per non venire con noi nella casa di Leonato?

Ben. Vorrei che Vostra Grazia mi costringesse a dirlo.

D. Pedro. Ciò vi impongo sulla vostra fedeltà.

Ben. Voi udite, conte Clauuio: potrei essere segreto come un mutolo, e mi piacerebbe che aveste di me tale idea: ma sulla mia fedeltà... notate voi queste parole? sulla mia fedeltà... Egli è innamorato, signore. Di chi? dovrebbe ora chiedermi Vostra Grazia. Badate come corta è la risposta: di Ero, la corta figlia di sir Leonato.

Claud. Se ciò fosse, ei vi avrebbe di già rivelato il mio segreto.