Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/470


ATTO QUINTO 71


Ev. E dedito alle fornicazioni, alle taverne, al vino, alla crapula e ai liquori, bevente e bestemmiante sempre nelle bische e nei caffè?

Fal. Molto bene; m’avveggo che son divenuto tema delle vostre celie: voi avete il vantaggio sopra di me; sono confuso: non posso neppur rispondere alla bestia Gallese; l’ignoranza stessa è divenuta più dotta che non sono io: trattatemi come volete.

Ford. In verità, signore, noi vi condurremo a Windsor, da messer Brook, a cui avete rapito un po’ di denaro, e di cui avevate consentito di divenire il mezzano infame. Dopo tutto ciò che avete patito, credo che il restituire quel denaro sarà per voi la maggior pena.

Mis. Ford. No, marito, lasciagli quel denaro per risarcirlo di quello che ha sofferto, e ritorniamo tutti amici.

Ford. Ebbene, ecco la mia mano; ogni cosa è perdonata.

Pag. Consolati, cavaliere, tu cenerai questa sera da me, e riderai a spese di mia moglie come ella ora ride di te. Dille che messer Slender ha sposata sua figlia.

Mis. Page. (a parte) Il dottore dubita di ciò: se è vero che Anna sia mia figlia, è altresì vero che ella è sposa di Cajus. (entra Slender)

Slen. Oh! oh! oh! padre Page!

Pag. Figlio! ebbene? Che v’è, figlio? È tutto fatto?

Slen. Fatto?... sfido il più abile uomo della contea di Glocester a saperne nulla; vorrei essere appeso se fosse altrimenti.

Pag. Che fu, figlio?

Slen. Andai ad Eton per sposare miss Anna, e invece di essa aveva meco un membruto garzone: se non fosse stato in chiesa l’avrei sferzato, o egli avrebbe sferzato me. Avevo creduto di rapir Anna, e rapii un piccolo postiglione.

Pag. Sulla mia vita! la colpa fu vostra.

Slen. Che bisogno v’è mel diciate? Credei io pure così allorchè presi un garzone per una giovinetta: se lo avessi sposato lo ripudierei, fede di onest’uomo.

Pag. Fu la vostra sciocchezza. Non vi dissi io qual era il vestito di mia figlia?

Slen. M’indirizzai a quella che era abbigliata di bianco, e gridai mum, ella rispose ricchezza, come eravamo convenuti con Anna, e nondimeno non era Anna, ma un postiglione.

Ev. Gesù! messer Slender, non avete voi gli occhi per isposare così i maschi?

Pag. Oh io ne sono crudelmente addolorato! Che farò ora?