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ATTO QUARTO



SCENA I.

La strada.

Entrano mistress Page, mistress Quickly e Guglielmo fanciullo.

Mis. Page. Credete voi ch’ei sia già da madonna Ford?

Quick. Certo che v’è, sebbene si mostrasse sdegnato assai del suo immollamento. Mistress Ford desidera che andiate tosto da lei.

Mis. Page. Fra poco vi andrò; volevo prima condurre il mio fanciullo a scuola: ma ecco appunto il suo maestro. (entra sir Ugo Evans) Ebbene, sir Ugo, è forse giorno di feria?

Ev. Si; messer Slender vuole che questo giorno si consacri ai giuochi.

Quick. Sia egli benedetto.

Mis. Page. Sir Ugo mio marito, dice che mio figlio non profitta nulla dei libri; vi prego di chiedergli qualche cosa.

Ev. Avvicinatevi, Guglielmo; tenete dritta la testa, avvicinatevi.

Mis. Page. Andate, andate; dritta la testa; rispondete al vostro maestro, non abbiate timore.

Ev. Guglielmo, quanti numeri vi sono nei nomi?

Gugl. Due.

Quick. Solo! credevo ve ne fossero almeno tre, perchè si suol dire...

Ev. Tacete, ciarliera. Come si dice bello, Guglielmo?

Gugl. Pulcher.

Quick. Poulcats!1 In verità, vi sono cose più belle dei Poulcats.

Ev. Siete una sciocca, e vi prego di tacere. Che cosa vuol dir lapis, Guglielmo?

Gugl. Pietra.

Ev. E che cosa è una pietra, Guglielmo?

Gugl. Un sasso.

Ev. No; è un lapis; vi prego di rammentarlo.

  1. Parola che significa piccoli gatti.