Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1859, V-VI.djvu/445

46 LE ALLEGRE FEMMINE DI WINDSOR


An. Qual è il voler vostro?1

Slend. Il mio volere? È una leggiadra burla infatti! Non per anco espressi la mia volontà, grazie al Cielo, nè mi sento tanta infermo da volerlo fare per ora.

An. Intendo, messer Slender, quel che volete da me.

Slend. Veramente poco o nulla io voglio di voi. Vostro padre e mio zio hanno accordato insieme qualche negozio: se riescono, bene; se no, me ne consolo. Essi possono dirvi, meglio di me, come vanno le bisogne. Volete chiederne a vostro padre, che s’avanza? (entrano i coniugi Page)

Page. Ebbene, messer Slender? Amatelo, figlia Anna. — Che fai qui, messer Fenton? Voi mi oltraggiate, signore, frequentando così la mia casa: io già vi dissi che mia figlia non era per voi.

Fen. Calmatevi, messer Page.

Miss. Page. Buon messer Fenton, non venite da mia figlia.

Pag. Ella non è per voi.

Fen. Signore, volete ascoltarmi?

Pag. No, signor Fenton. — Andiamo, amico Shallow: andiamo, figlio Slender. Conoscendo le mie disposizioni, voi mi oltraggiate, signor Fenton. (esce con Shall. e Slend.)

Quick. Parlate a mistress Page.

Fen. Buona mistress Page, l’amore ch’io porto a vostra figlia, e le intenzioni onorevoli che nutro per lei, m’insegnano a tollerare così cattivi trattamenti. Persevererò nel mio amore, checchè me ne avvenga. Voi pietosa, degnatevi aiutarlo!

An. Ottima madre, non mi accoppiate a quel giovine sciocco.

Mis. Page. Non è mio intento; vi troverò un miglior marito.

Quick. Questi è il mio padrone, l’ottimo dottore.

An. Oimè! vorrei prima esser sepolta viva, che sposarlo.

Mis. Page. Venite, calmatevi. Buon messer Fenton, io non vi sarò nè amica, nè nemica: interrogherò mia figlia sui suoi sentimenti, e le sue inclinazioni influiranno non poco sulla mia scelta. Per ora, addio, signore: ella deve entrare per non far andar in collera suo padre. (esce con Anna)

Fen. Addio, gentile mistress; addio, mia Anna.

Quick. Ora tocca a me. — Come! gli dirò io, vorrete voi vendere vostra figlia a un medico, o ad uno stolto? Scegliete messer Fenton. — Così dirò.

Fen. Te ne ringrazio; e ti prego di dar stassera questo anello alla mia dolce fanciulla. — Eccoti per le tue opere. (esce)

  1. Equivoco sulla parola will, che significa volontà e testamento.