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30 LE ALLEGRE FEMMINE DI WINDSOR


Ford. Signore, odo che siete un uomo istrutto... mi terrò, dunque breve con voi. Da gran tempo io vi conosco, quantunque non avessi mai modo, come ne avevo il desiderio, di farmi da voi conoscere. Quello che sto per dirvi porrà in chiaro le mie imperfezioni: ma, buon sir Giovanni, mentre terrete un occhio sulle mie follie, e ne udrete il racconto, volgete l’altro sulle vostre proprie, onde io possa più facilmente sfuggire a’ rimproveri, avvegnachè niuno meglio di voi conosca quanto facili siano i peccati del genere che sto per dichiararvi.

Fal. Molto bene, signore, continuate.

Ford. V’è una gentildonna in questa città, che ha un marito chiamato Ford.

Fal. Sta bene, signore.

Ford. Da lungo tempo l’ho amata, e vi affermo, che ho spese molto per cagion sua: seguendola con vigile ardore; cercande le occasioni di vederla; mendicando in mille altre guise il piacere di stare con lei; nè contento dei doni che le mandavo, spargendone molti intorno ad essa per aver sempre sue nuove. In breve, l’ho perseguitata come l’amore mi perseguitava; cioè a dire ad ogni istante, in ogni occasione. Ma sebbene io abbia almeno in mente mia, meritata una ricompensa, non ne ho ricevuta alcuna; a meno che per tale non voglia riguardarsi il gioiello dell’esperienza, che ho comprato ad infinito prezzo, e che mi ha insegnato a dire: l’amore come ombra fugge l’oggetto che lo insegue; esso insegue chi lo fugge, e si sottrae a chi gli va dietro.

Fal. Non avete ricevuta alcuna promessa da lei?

Ford. Alcuna.

Fal. L’avete sollecitata a ciò?

Ford. Mai.

Fal. Oh! quale amore era dunque il vostro?

Ford. Simile ad una bella casa fabbricata sul terreno di un altro; talchè ho perduto il mio edifizio, avendo fallito il luogo in cui lo avevo eretto.

Fal. A che proposito mi avete comunicato ciò?

Ford. Quando ve lo avrò detto, vi avrò detto tutto. Alcuni pensavano, che sebbene apparisse, sì onesta a me, sia stata in altre circostanze meno ritrosa. Ora, sir Giovanni, eccovi il fine della mia confidenza. Voi siete un gentiluomo, di eccellente nascita, di ammirabile educazione, di gran talenti, commendabile per la vostra carica, per la vostra persona, per la vostra aria di Corte, per le vostre geste guerriere e le vostre profonde cognizioni.