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ATTO SECONDO | 25 |
Ost. Che v’è di nuovo, che v’è di nuovo? Tu sei un gentiluomo, giudice e cavaliere.
Shall. Seguo il mio oste, io. — Buona sera venti volte, ottimo messer Page! Messer Page, volete venir con noi? Abbiam sollazzi vicini.
Ost. Ditegli quali, giudice cavaliere.
Shall. Signore, vi è una sfida fra sir Ugo parroco gallese, o Cajus dottor di Francia.
Ford. Mio buon oste della Giarrettiera, una parola.
Ost. Che volete, gran re? (si ritirano a parte)
Shall. Volete (a Page) venir con noi a vederla? Il mio allegro oste ha misurate le armi; ed ha, credo, assegnato ai due campioni diversi ritrovi, perocchè, credetemi, udii dire che il parroco non è uomo da beffe. Ascoltatemi, e vi dirò quale sarà il nostro diporto.
Ost. Non hai tu alcuna lagnanza contro il mio cavaliere, il mio ospite cavaliere?
Ford. Alcuna, lo protesto: ma vi darò un fiasco di vin vecchio, se, così per ridere, mi farete stare vicino a lui, e l’assicurerete che il mio nome è Brook.
Ost. Eccoti la mano, signore: tu avrai ingresso e regresso: dico bene? E il tuo nome sarà Brook. È un allegro cavaliere. — Volete venire, bei cuori?
Shall. Siamo con voi, oste.
Page. Ho udito dire che il Francese maneggi la spada da valoroso.
Shall. Zitto, signore, potrei dirvelo più di ogni altro; in questo secolo non si fa che schermire, e tutti sanno le parate e le stoccate. Ma è qui, è qui nel cuore, messer Page, che si debbono drizzar i colpi. Ho veduto i giorni in cui colla mia lunga spada avrei fatti fuggire, come topi, quattro dei vostri più prodi.
Ost. Andiamo, signori, andiamo! Debbo precedervi?
Pag. Siam con voi. — Vorrei piuttosto combattessero colle lingue che colle spade. (esce con l’Oste e Shallow)
Ford. Sebbene Page sia sì confidente, e riposi con tanta insensata sicurezza sulla fragilità di sua moglie, io non ho tutta la sua fidanza. Ella era in sua compagnia a casa di Page; e quel che ivi facesse non so. Bene; esaminerò meglio questa bisogna: e il mio travestimento mi servirà a scrutare Falstaff. Se trovo mia moglie onesta non avrò perduto la fatica; se questo non è, sarà una fatica bene spesa.
(esce)