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ATTO PRIMO | 9 |
come un falsario, o come disprezzo un uomo che non è veridico. Il cavalier Giovanni è qui, ed io vi supplico perchè vi lasciate condurre da chi vi vuol bene. Batterò alla porta di messer Page, (batte) Olà! olà! Iddio benedica la vostra casa!
Pag. Chi viene?
Ev. Una benedizione di Dio per la famiglia; è il vostro amico che batte insieme col giudice Shallow. Eccovi il giovine Slender, che per avventura vi conterà in seguito un’altra storia, se l’esordio è di vostro gusto.
Pag. Vi saluto tutti, allegrandomi di vedervi. Messer Shallow, ricevete i miei ringraziamenti per quella selvaggina.
Shall. Messer Page, son ben festoso di vedervi, e molto vi ringrazio del vostro buon cuore. Avrei desiderato che la selvaggina fosse migliore: ma fu male uccisa. Era stata ammazzata contro il diritto delle genti. Come vive la buona mistress Page? Io vi amo molto, e con tutto il mio cuore.
Pag. Signore, vi ringrazio.
Shall. Signore, son io che ringrazio voi; sì, o no, così faccio.
Pag. Vado lieto di vedere anche il buon mister Slender.
Slen. Come sta il vostro can grigio, signore? Udii dire che fu vinto a Cotsale.
Pag. Non può affermarsi, signore.
Slen. Non volete convenirne, non volete convenirne.
Shall. Egli nol vuole: è vostra colpa: quello è un buon cane.
Pag. Ottimo cane, signore.
Shall. Ottimo, e bello: può dirsi di più? Bello, ed ottimo. — È costà sir Giovanni Falstaff?
Pag. Sta dentro, signore; e vorrei poter fare un buon ufficio fra di voi.
Ev. Questo è parlar da cristiano.
Shall. Ei mi ha oltraggiato, messer Page.
Pag. Signore, in qualche modo lo ha confessato.
Shall. Cosa confessata non è riparata; è vero, messer Page? Ei mi ha oltraggiato; lo ha fatto... in una parola, lo ha fatto; credetemelo; Roberto Shallow, scudiere, dice che è oltraggiato.
Pag. S’avanza sir Giovanni. (entrano sir Giovanni Falstaff, Bardolfo, Nim e Pistol)
Fal. Ora, messer Shallow, volete voi portar lagnanza di me al re?
Shall. Cavaliere, avete battuto i miei uomini, uccisa la mia selvaggina, e rotte le porte della mia dimora.
Fal. Ma disonorato non ho la figlia del vostro custode.