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364 | IL RE ENRICO VIII |
ATTO QUARTO
SCENA I.
Una strada in Westminster.
Entrano i due gentiluomini di prima da diverse parti..
1° Gent. Sono ben lieto di rivedervi anche qui.
2° Gent. Ed io pure.
1° Gent. Voi venite per prender posto, e veder Anna di ritorno dalla sua incoronazione?
2° Gent. Sì; l’ultima volta che ci scontrammo, il duca di Buckingham ritornava dal suo giudizio.
1° Gent. È vero: ma quel giorno era giorno di dolore, e questo lo è invece di letizia pubblica.
2° Gent. I cittadini, sono certo, avran mostrata tutta la loro affezione pel re. Purchè si mantengano i loro privilegi, essi son sempre pronti a festeggiare le gioie dei loro signori.
1° Gent. Cerimonia più augusta di quella d’oggi non fu mai vista, ve ne fo fede.
2° Gent. Sarò io tanto ardito per dimandarvi che cosa contenga quel foglio che avete in mano?
1° Gent. È la nota di coloro che fan valere i diritti delle loro cariche nelle celebrazioni dei coronamenti. Il duca di Suffolk è alla testa, e chiede il posto di alto maggiordomo; poi il duca di Norfolk vorrebbe divenire conte maresciallo; il resto lo potete legger voi.
2° Gent. Vi ringrazio; se non fossi istruito di tali cerimonie lo farei. Ma, ditemi, che avverrà di Caterina? qual sarà la sua sorte?
1° Gent. Posso dirvelo. L’arcivescovo di Canterbury insieme con molti venerabili prelati, ha tenuto non da molto un consiglio a Dunstable, a sei miglia da Ampthill, dove era la principessa: essa fu citata a quella assemblea, ma non comparve; e allora facendo forza gli scrupoli del re, il suo divorzio è stato sancito dalla maggior parte di quei dotti personaggi, e il suo matrimonio dichiarato nullo. Dopo il suo giudizio è stata condotta a Kimbolton, dove è ora malata.