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ATTO SECONDO 339

a miei comandi senza far motto. Io non so tollerare che altri voglia cattivarsi al par di me la confidenza di Sua Altezza. Abbiate per ferma una cosa, mio caro collega; è che noi non siam fatti per esser sempre tribolati dai nostri inferiori.

Enr. Ditele ciò con moderazione e dolcezza. (Gard. esce) Il luogo più opportuno ch’io possa imaginare per radunare tanti savi dottori, è Black-Friars. È là che voi verrete per esaminare questo dubbio importante. Mio caro Wolsey, abbiate cura che tutto quello che è necessario si trovi in quel luogo. — Oh! milord, qual è l’uomo giusto e sensibile che non sarebbe afflitto, dovendo lasciare una così virtuosa compagna! Ma la coscienza è ben delicata... e forza mi sarà, il veggo, ch’io l’abbandoni.

(escono)


SCENA III.

Un'anticamera negli appartamenti della Regina.

Entrano Anna Bolena e una vecchia dama.

An. Nè a questo prezzo pure. — Ecco ciò che v’è di doloroso e di crudele: dopo che Sua Maestà è stato con lei tanto tempo..... con lei sì buona, sì virtuosa, che la lingua dell’invidia non saprebbe dove investirla; perchè, sulla vita mia ella non ha mai saputo che sia il far male ad altri. Oh dopo aver veduto sul trono tanti soli a compiere il loro corso, sempre attorniata dallo splendore e dalla pompa della maestà... che è mille volte più doloroso il lasciare, che dolce non sia il sentimento del suo primo possedimento... dopo tanto tempo di grandezza ripudiarla! ... Oh! è una sventura atroce che commuoverebbe a pietà il cuore più selvaggio.

Dam. È per ciò che anche i meno sensibili s’inteneriscono e deplorano la di lei sorte.

An. Oh volontà dì Dio! meglio sarebbe che ella non avesse mai conosciute le pompe di questo mondo. Quantunque siano passeggiere, nondimeno lo staccarsene è più tristo che non sia la separazione dell’anima dal corpo.

Dam. Oimè, infelice! ella è ora come straniera pel re.

An. E la sua sorte non merita che maggiormente lagrime; sì, giuro che è meglio esser nati in uno stato oscuro e viver contenti fra il volgo, che salire alla cima delle grandezze per mostrarvi un monumento di sventura, e gemere sotto la porpora.

Dam. Il contento è la nostra miglior ricchezza.