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ATTO SECONDO 25

in Europa, e il di cui nome formidabile giova alle madri per sedare le grida dei loro fanciulli? Veggo ora come i racconti sono favolosi e ingannatori: credevo di vedere un Ercole, un secondo Ettore, di aspetto feroce, di statura gigantesca, pieno di vigoria e di forza, e invece, oimè, è un fanciullo, un nano che scorgo. È impossibile che quel piccolo globo possa trasfondere tanto terrore ne’ suoi nemici.

Tal. (avanzandosi) Signora, sono stato abbastanza ardito per infestarvi: ma poichè vossignoria è in se stessa assorta, verrò in momento più lieto. (allontanandosi)

Cont. Che vuol egli dire? Andate a chiedergli dove va.

Mess. Fermatevi, milord Talbot. La mia signora vi domanda perchè vi dipartite così subitamente.

Tal. Perchè veggo ch’essa è in errore, e per farla accorta che Talbot è qui. (rientra il portiere colle chiavi)

Cont. Se quello sei, tu sei dunque prigioniero.

Tal. Prigioniero! di chi?

Cont. Di me, lord assetato di sangue; ed ecco perchè qui ti chiamai. È da lungo tempo che la tua ombra è rattenuta nel mio castello, giacchè il tuo ritratto pende nella mia galleria; ora l’originale subirà la medesima sorte, e incatenerò quelle braccia che da tanti anni tirannicamente opprimono e straziano la mia patria.

Tal. Ah, ah, ah!

Cont. Tu ridi, insensato! La tua gioia si cangierà ben presto in tristezza.

Tal. Rido in vedere la signoria vostra sì folle, da pensare che abbiate in poter vostro altra cosa fuorchè l’ombra di Talbot.

Cont. Come! Non siete voi quegli?

Tal. Sì, senza dubbio.

Cont. Ebbene, io posseggo allora l’originale.

Tal. No, no, io non son che l’ombra di me stesso. Ingannata siete, signora: l’ombra io son di Talbot, e quello che i vostri occhi mirano, non è che una parte di un frale individuo della specie umana. Se Talbot tutto intero fosse qui, lo vedreste di grandezza si immensa che quest’aula non basterebbe a capirlo.

Cont. Costui si diletta di bisticci: v’è e non v’è: come si accordano tali opposti?

Tal. Tosto vel chiarirò (suona un corno. Si odono i tamburi, quindi una scarica d’artiglieria. Le porte sono sforzate ed entrano molti militi). Che ne dite, madonna? Comprendete ora come io non sia che l’ombra di Talbot? Eccovi (additando i soldati) la sua sostanza, i suoi muscoli, le sue braccia, la sua forza, colla