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330 | IL RE ENRICO VIII |
Enr. Milord Ciambellano, accostatevi: chi è quella bella dama?
Ciam. Così piaccia a Vostra Grazia, è la figlia di sir Tommaso Bolena, visconte di Rocheford, e dama della regina.
Enr. Pel Cielo! è una vaga creatura. — Amabile donzella, (ad Anna) io sarei ben rozzo se vi avessi presa per danzare senza pur darvi un bacio. — Animo, cavalieri, imitate il mio esempio.
Wol. Sir Tommaso Lovell, è ammannito il banchetto nell’altra stanza?
Lov. Sì, milord.
Wol. Temo che Vostra Altezza per la troppa danza sia un po’ riscaldata.
Enr. Io pure grandemente lo temo.
Wol. L’aria è più fresca, milord, nell’altra camera.
Enr. Ognuno vi conduca la sua signora. — Mia amabile compagna, (ad Anna) io vi lascierò per adesso. — Stiamo allegri. — Mio buon Cardinale, ho una mezza dozzina di brindisi da fare a queste belle signore e una novella danza per rallegrarle. Poscia andremo a coricarci sognando i favorì ottenuti. Ricominci la musica
(escono al suono delle trombe)