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ATTO PRIMO 321

perocchè avete di già la metà del nostro potere, e l’altra metà vi è concessa prima che la dimandiate. Dichiarate qual è il vostro volere, ed esso avrà effetto.

Cat. Ne sono riconoscente a Vostra Maestà. La mia preghiera è che vi degniate di amarvi, e non poniate in oblio l’onor vostro e la dignità del vostro trono.

Enr. Del mio trono, signora!... Continuate.

Cat. Mi fu detto, e non da una o due persone, ma da molte, e della più cospicua nobiltà, che i vostri sudditi sono eccessiramente oppressi; che furono mandati loro dalla Corte certi ordini che han resi dubbii i loro sentimenti di fedeltà; e sebbene nel loro cruccio, mio degno lord cardinale, sia contro di voi che si son diffusi e con invettive amare, siccome verso l’autore di quelle sevizie, nondimeno il re nostro augusto signore (di cui il Cielo mantenga il nome immacolato!) il re medesimo non isfugge alle lagnanze irriverenti dello sdegno loro, che forte è tanto da indurli quasi a manifesta rivolta.

Nor. Rivolta è anzi. Perocchè schiacciati da quelle taglie tutti i fabbricanti, trovandosi inetti a mantenere gli operai de’ loro telonii, gli han rimandati, nè potendo questi guadagnarsi altrimenti il pane, spinti dalla fame e dalla disperazione si sono ribellati; e il pericolo s’è posto al servizio dei malcontenti.

Enr. Taglie! quali taglie? Milord cardinale, voi che dividete con noi i loro sdegni, sapete di quali taglie si parli?

Wol. Risponderò a Vostra Maestà che non le conosco che per la parte ch’io ho ne’ negozìi dello Stato: non sono che il primo nella riga de’ miei colleghi, e tutto il consiglio vi partecipa al pari di me.

Cat. No, milord, voi non ne sapete più degli altri, ma siete voi il primo motore di quelle idee che agli altri vengono poscia esposte. Or tali idee non sono benefiche. Le taglie di cui il mio sovrano vorrebb’essere istrutto fanno fremere, e addossandosene il peso intero l’uomo soccomberebbe. Il popolo dice che furono immaginate e proposte da voi: e se ciò non è, convien credere che siate ben aspramente osteggiato.

Enr. Ma quali sono queste taglie? Ditecelo alla fine.

Cat. Io vo incontro forse ad irritare la vostra pazienza: ma la promessa del vostro perdono m’incoraggisce a ciò. Il cruccio del popolo procede da certa imposizione che gli toglie il sesto delle sue sostanze, e che si vuole esatta tosto, adducendone a pretesto le guerre di Francia. Tale balzello infiamma tutti di collera e fa dimenticare ogni rispetto e sommissione. Mille ma-