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VITA E MORTE DEL RE RICCARDO III | 240 |
Gloc. Così sempre faccio, e savio reputo l’uso: (a parte) perocchè se avessi imprecato ora avrei imprecato contro di me.
(entra Catesby)
Cates. Signora, Sua Maestà chiede di voi... e dimanda Vostra Grazia... e voi miei nobili lòrdi.
Elis. Vengo, Catesby; signori, volete accompagnarmi?
Riv. Seguiremo i passi di Vostra Maestà.
(escono tutti tranne Gloc.)
Gloc. Io avvento l’oltraggio, e sono il primo a lagnarmene: tutte le malvagità che in segreto ordisco cadono per opera mia sugli altri. Clarenza che ho fatto porre in carcere compiango dinanzi a molti stolti, quali sono Stanley, Hastings e Buckingham; e dico loro che è la regina e la sua famiglia che inveleniscono il re contro il duca mio fratello; cosa della quale sono così convinti, che mi eccitano a vendicarmi di Rivers, di Vaughan e di Grey; ma io rispondo loro sospirando con un passo della Scrittura e dico che Dio c’impone di fare il bene pel male. È così che cuopro la mia scelleratezza col manto di quell’antica e strana morale, tolta dai libri sacri, e un santo sembro, mentre son da più di un demonio! Ma silenzio; ecco i miei ministri. — (entrano due sgherri) Ebbene, miei arditi e valorosi compagni, siete parati a finir quel negozio?
1° Sgh. Parati, milord, e veniamo a cercar un ordine che ne autorizzi a penetrare fino ai luoghi in cui egli è.
Gloc. A ciò pensai, ed ecco velo: (gli dà un foglio) quando avrete compita l’opera correte a Crasby: ma siate rapidi nell’esecuzione e non abbiate alcuna pietà. Non vi soffermate per udirlo parlare: perocchè Clarenza è eloquente, e potrebbe forse risvegliare ne’ vostri cuori un po’ d’interesse.
1° Sgh. No, no, milord, non ci perderemo in ciancie; i grandi parlatori non valgon nulla al momento dell’opere. Siate sicuro che muoveremo le braccia, e non la lingua.
Gloc. I vostri occhi spargono folgori quando i pazzi piangono. Davvero mi piacete. Correte all’impresa e compitela in un momento.
1° Sgh. Così faremo, mio nobile lord.
(escono)
SCENA IV.
Una stanza nella Torre.
Entrano Clarenza e Brakenbury.
Brak. Perchè Vostra Grazia è oggi tanto mesta?
Clar. Oh! ho passato una trista notte così piena di tremendi