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ATTO PRIMO 237


Dor. Non vì fu alcuno che non presagisse la vendetta.

Buck. Northumberland medesimo, che vì era presente, non seppe rattenere le lagrime.

Mar. Che! eravate tutti sdegnati, prima che io venissi, e in atto di afferrarvi per le gole, ed ora rivolgete tutti i vostri odii contro di me? La fatale maledizione di York prevalse dunque così in Cielo, che la morte di Enrico e quella di Eduardo, che la perdita del loro regno e il mio doloroso bando adeguar non possano l’uccisione di quell’ardito fanciullo? Le maledizioni sanno esse forar le nubi, ed entrare in cielo? Se ciò è, v’entrino anche le mie. — In difetto di guerra il vostro re perisca per le sue libidini, come il nostro perì di morte violenta. Eduardo tuo figlio (a Elis.), che oggi si intitola principe di Galles, in espiazione della morte di Eduardo mio figlio e vero principe, soccomba assassinato in giovinezza! Tu, che sei regina con danno mio che regina ero, possa tu sopravvivere alle tue grandezze, e divenire infelice com’io sono! Possa tu vivere lungamente per piangere la perdita de’ figli tuoi, e vedere un’altra donna adorna delle tue spoglie, com’io oggi ti veggo fregiata delle mie! I contenti tuoi cessino molto tempo prima della tua morte; e dopo lunghi giorni di dolore, riesca tu a morire spogliata dei titoli di sposa e di regina! Rivers e Dorset, voi eravate presenti, e tu pure, Hastings, quando mio figlio fu trucidato dai colpi di molti pugnali. Iddio, ne lo supplico, non lasci ad alcuno di voi vivere il tempo ordinario della natura, e un imprevisto accidente tronchi i vostri giorni.

Gloc. Strega abbonita, non sei tu ancora al termine del tuo infernale scongiuro?

Mar. E te obblierei? Fermati, mostro, tu pure mi devi intendere. Se il Cielo ha in serbo mali sconosciuti, più orrendi di quelli ch’io possa nominare e desiderarti, li ritenga fino a che la misura de’ tuoi misfatti sia colma, e poscia li versi tutti a an tratto sul tuo capo, perturbatore empio della pace di questo tristo mondo! II verme della coscienza s’attacchi alla tua anima, e la corroda senza darti riposo! Sospetta di tradimento i tuoi amici, finchè vivrai, ed ama coloro che trameranno la tua rovina! Non mai il sonno chiuda il tuo occhio, se non perchè qualche larva vendicatrice provar ti faccia tutti gli spasimi dell’inferno! Deforme aborto, mostro distruttore, segnato fin dalla nascita come un rifiuto della natura, e un figlio delle tenebre, tu che disonorasti il seno di tua madre, impura feccia del sangue del padre tuo; scellerato senza nome...