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224 vita e morte del re riccardo iii


piere, a meno che non isperda il mio tempo nel seguire la mia ombra al sole, e nello scrutare tutta la mia deformità. — Ora perchè rifiutate mi furono le grazie, e il dono di piacere alle belle, fermo ho di recitare la parte del malvagio, e l’odio mio consacro ai frivoli diletti di questo tempo. Ho ordite feroci trame, tesi lacci pericolosi, seminando assurde voci, e spargendo libelli e sogni atti a fu nascere fra mio fratello Clarenza e il re un odio mortale. Se il re Eduardo è leale e giusto, come io sono astuto, falso e traditore, questo giorno deve vedere Clarenza tolto dal mondo per una profezia che dice, che la lettera G sarà mortale agli eredi di questo monarca. — Pensieri, rientrate addentro nella mia anima! Viene Clarenza. (entra Clarenza fra le guardie, e Brakenbury) Fratello, buon giorno: a che accennano gli armati che seguono Vostra Grazia?

Clar. Sua Maestà, tenero della mia salvezza, me li ha dati per condurmi alla Torre.

Gloc. Per qual ragione?

Clar. Perchè il mio nome è Giorgio.

Gloc. Oimè! signore, questa non è colpa vostra: ei dovrebbe di ciò lagnarsi col vostro padrino: ma forse Sua Maestà intende farvi ribattezzare alla Torre. Che fu, Clarenza? Posso io saperlo?

Clar. Sì, Riccardo, quando io pure lo sappia; perchè giuro che fino ad ora lo ignoro; ma da quel che posso divinare ei porse orecchio a profezie e sogni; e tratta a caso una lettera dell’alfabeto, una G, dichiara avergli detto un mago che per la lettera G la sua posterità sarebbe diseredata. E poichè il mio nome comincia per G, ei ne inferisce che si alluda a me. Ecco gli argomenti che spinsero Sua Maestà a farmi imprigionare.

Gloc. Questo accade allorchè gli uomini son retti dalle femmine. — Non è il re che vi manda alla Torre, ma lady Grey, sua sposa, che lo eccita, e lo spinge a tali estremità. Non fu essa e il venerabile lord Antonio Woodville suo fratello che gli fecero mandare in carcere lord Hastings, da cui soltanto oggi è stato ritolto? Noi non siamo sicuri, Clarenza, non siamo sicuri.

Clar. Pel Cielo! io ben credo che alcuno non sia qui sicuro, tranne i parenti della regina, e i messi notturni che vanno e vengono dal re alla sua amica Giovanna Shore. Non conoscete le vili preghiere che lord Hastings le ha fatte per ottenere la sua liberazione? E il lord Ciambellano indirizzando la sua umile prece a questa dea, ha ottenuto ciò che chiedeva.

Gloc. Vo' dirvi una cosa: è che io penso che, se vogliamo mantenerci nella buona grazia del re, il miglior mezzo è di farci