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ATTO QUARTO 205


fortuna mi fa buon viso, io ricompenserò questa affezione. Per questa notte albergheremo in York; e quando il sole mattutino innalzerà il suo carro coi limiti estremi dell’orizzonte, ce ne andremo incontro a Warwick e ai suoi compagni, che ben preveggo che Enrico non sarà nel campo. — Ah! insensato Clarenza! come mal ti si addice il piaggiare Enrico, dimenticando un tuo fratello! Ma noi con ogni ardire affronteremo te e Warwick. — Venite, animosi soldati: non dubitate della vittoria; e questa ottenuta, fate assegnamento sulla ricompensa. (escono)

SCENA VIII.

Londra. — Una stanza nel palazzo.

Entrano il re Enrico, Warwick, Clarenza, Montague, Exeter e Oxford.

War. Che consigliate, signori? Eduardo dal Belgio, con avventati Alemanni e intrepidi Olandesi, ha varcato sicuramente gli angusti mari e s’avanza verso Londra. Molti del popolo accorrono a lui.

Ox. Raduniamo le nostre schiere e combattiamo di nuovo.

Clar. Un piccol fuoco è in breve estinto; ove tollerato, fiumi non varrebbero a spegnerlo.

War. Nella provincia di Warwick ho molti fidati amici, non sediziosi in pace, ma audaci in guerra. Questi io raccorrò: e tu, Clarenza, percorrerai il Suffolk, il Norfolk e il Kent, esortandovi quei cavalieri a seguitarti. Tu, fratello Montague, nel Buckingham, in Northampton e in Leicester troverai gente inclinata ad obbedire ai tuoi comandi: voi, egregio Oxford, amato tanto da tutti, raccoglierete nell’Oxford i clienti vostri. — Il mio sovrano, cogli affettuosi cittadini..... come quest’isola circondata dall’oceano, la modesta Diana col coro delle sue ninfe..., se ne resterà in Londra fino al nostro ritorno. — Addio, signori; accomiatatevi senza altre parole. — Addio, mio sovrano.

Enr. Addio, mio Ettore, e salda speranza della mia Troia.

Clar. In segno di fedeltà io bacio la mano di Vostra Altezza.

Enr. Leal Clarenza, sii fortunato!

Mon. Statevi lieto, milord; così io da voi mi congedo.

Ox. E così (baciando la mano di Enr.) io suggello la fede mia.

Enr. Buon Oxford, diletto Montagne, e voi tutti, a tutti io do un addio di buon presagio.