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ATTO TERZO 191


War. Così suo amico, e zelante e sincero, che se il re Luigi vuole accordarci un po’ di milizie io penserò a farle approdare sulle nostre coste, e a rovesciare il tiranno dal trono. Non sarà la sua novella sposa che lo potrà soccorrere: e in quanto a Clarenza..... da quello che mi scrivono ei sta per abbandonare suo fratello, sdegnato di averlo veduto consultare nella scelta d’una sposa le sue inclinazioni avventate, più che l’onore, l’interessee la sicurezza della nostra contrada.

Bona. Caro fratello, come sarà vendicata Bona se voi non prestate il vostro aiuto a questa sventurata regina?

Mar. Illustre principe, come vivrà il povero Enrico, se voi nol ritraete dalla sua crudele disperazione?

Bona. La mia contesa e quella di questa sovrana non son che una sola.

War. E la mia, vaga Bona, sta pure unita alle vostre.

Re. La mia ancora; quindi io son fermamente risoluto di aiutarvi.

Mar. Ricevetene i miei più umili ringraziamenti.

Re. Messaggiere d’Inghilterra, tornatene, e va ad annunciare al perfido Eduardo, tuo falso re, che Luigi di Francia si accinge a mandargli una mano di maschere per dare un ballo sì a lui che alla sua novella sposa. Tu vedi la nostra risoluzione: parti e porta lo spavento nella corte del tuo re.

Bona. Digli che, nella speranza in cui sono ch’ei rimanga in breve vedovo, porterò la ghirlanda di salice.

Mar. Digli che ho spogliato il duolo, e che rivestirò l’armatura dei guerrieri.

War. Digli ch’ei mi ha fatto oltraggio, e che fra non molto gli toglierò quella corona. Eccoti la tua mercede: va.

(Il Messaggiere esce)

Re. Tu, Warwick, ed Oxford, alla testa di cinquemila uomini, traverserete i mari per dar battaglia al traditore Eduardo; e in breve alla prima opportunità questa illustre regina e il principe suo figlio vi segneranno con nuove genti. Ma prima della vostra partenza calmate un dubbio che mi rimane: qual garante ci lasciate voi della lealtà della vostra fede?

War. Ecco il pegno che ve ne risponderà. — Se la nostra regina e il figlio suo si degnano di accettare, io darò a questa giovinetto principe la mia più giovine figlia, oggetto caro della mia tenerezza, e in breve il nodo di un santo imeneo gli unirà insieme.

Mar. Vi acconsento di buon grado, e vi ringrazio della of-