Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
ATTO TERZO | 189 |
stro vero re? Perocchè io sarei avverso a collegarmi con un uomo i di cui dritti non fossero veramente sacri.
War. Do a gaggio di sua legittimità il mio credito e il mio onore.
Re. Ma è egli amato dal suo popolo?
War. Tanto più, quanto che Enrico fu un re infelice.
Re. Andiamo oltre... dimmi apertamente qual sia il suo amore per la nostra sorella Bona.
War. Degno sembra di un monarca quale egli è. Io stesso l’ho sovente udito dire e giurare, che questo suo amore era una pianta eterna, che radici aveva nella virtù, che riscaldata dal sole della bellezza avrebbe sempre portato dolci fiori; ch’esso era al disopra del cruccio, ma non del dolore, se la principessa Bona con pari affetto noi ricambiava.
Re. Ora, sorella, lasciateci udire la vostra mente.
Bona. La concessione che voi stesso darete, o il vostro rifiuto mi saranno di norma. — Pure confesserò (a War.) che spesso prima di questo giorno, ai racconti che la fama pubblicava del merito del vostro re, il mio orecchio allietato ha lasciato entrare il desiderio nel mio cuore.
Re. Ecco dunque la mia risposta, Warwick. — Nostra sorella diverrà sposa di Eduardo, e tosto si detteranno gli articoli e le altre condizioni — Appressatevi, regina Margherita, e siate presente alla concessione che noi fiftcciamo della principessa Bona al re d’Inghilterra.
Princ. Dite ad Eduardo, e non al re d’Inghilterra.
Mar. Astuto Warwick, sei tu la cui frode ha tessuta quest’alleanza, per far svanire la mia dimanda: prima della tua venuta, Luigi era amico di Enrico.
Re. E Luigi è anche l’amico di Enrico e di Margherita. Ma se il vostro titolo alla corona è così vano e debole, come v’è luogo a crederlo dal felice successo di Eduardo, giusto è allora ch’io sia sciolto dalla promessa di soccorrervi che fatta vi aveva; ma voi riceverete alla mia corte l’accoglienza e le cortesie che ri addicono al vostro grado e che sarà in mio potere di concedervi.
War. Enrico può vivere ora in Iscozia liberamente: non avendo nulla da perdere, egli a nulla si espone. — Quanto a voi, già nostra regina, voi avete un padre che può sostenervi: e meglio sarebbe che vi riuniste a lui anzi che infestar qui la Francia.
Mar. Pace, impudente, svergognato Warwick, pace. Oh! suddito orgoglioso che innalzi e abbatti i re, io non abbandonerò questi luoghi finchè i miei discorsi e le mie lagrime, fedeli al