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188 IL RE ENRICO VI

trice politica, figlia della necessità, che lo muove! Perocchè in qual guisa i tiranni possono essi affrancarsi sugli usurpati troni se non intessono potenti alleanze? Per provarlo tiranno basta questa parola; Enrico vive ancora, e quand’anche ei fosse spento, ecco a voi dinanzi il principe Eduardo suo figlio. Pensate dunque, Luigi, a non attirare sopra di voi, con tale alleanza e tal matrìmonio, pericoli e obbrobrio: gli usurpatori possono ben prosperare e regnare un istante; ma il Cielo è giusto, e il tempo abbatte i malvagi e matura le vendette.

War. Insultatrìce Margherìta!

Prin. Perchè non regina?

War. Perchè tuo padre Enrico era un usurpatore; nè tu sei principe, com’ella non è regina.

Ox. Così Warwick rinnega il gran Giovanni di Gaunt che soggiogò la maggior parte della Spagna; e dopo di lui Enrìco IV la cui saviezza era uno specchio ai più saggi; e poscia quel glorioso Enrico V, che colle sue prodezze conquistò tutta la Francia, e da cui il nostro discende in linea retta?

War. Come fu, Oxford, che in questo tuo discorso tu non hai accennato in qual guisa Enrico VI perde tutto quello che guadagnato avea Enrico V? Sembrami che i Pari di Francia debbano sorrìdere di ciò. Ma quanto al resto... tu mi poni innanzi una genealogia di sessantadue anni: spazio sì breve basta esso a prescrivere i diritti di un trono?

Ox. Puoi tu, Warwick, parlare contro il sovrano a cui obbedisti sette lustri, senza mostrare il tuo tradimento col rossore della tua fronte?

War. Può Oxford, che sempre difese il diritto, alzar oggi la spada per sostenere una vana genealogia? In nome dell’onore, lascia Enrìco, e chiama Eduardo re.

Ox. Chiamar re un uomo, il cui iniquo giudizio ha fatto morire il mio fratello maggiore, lord Aubrey Vere? e che ha di più strappato un resto di vita a mio padre sul declinare de’ suoi ultimi anni, piegato già verso il sepolcro, e condotto da natura alle porte di morte? No, Warwick, no. Finchè la vita sosterrà questo braccio, questo braccio sosterrà la casa di Lancaster.

War. E il mio quella York.

Re. Regina Margherita, principe Eduardo, Oxford, degnate di ritirarri un istante, intanto che noi c’intratterremo con Warwick.

Mar. Faccia il Cielo che le parole di Warwick non lo seducano. (ritirandosi col princ. e Ox.)

Re. Warwick, dimmi sulla tua coscienza: Eduardo è egli vo-