Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
ATTO SECONDO | 171 |
gloria. Ma quando egli accolse una mendica nel suo letto, e illustrò il tuo miserabile padre, allora il sole condensò sul suo capo un uragano che sperperò dalla Francia tutti i trofei del suo genitore, e pose la sedizione nel suo regno natio. Qual’altra cagione ha provocate tante tempeste, se non il tuo orgoglio? Fossi stata tu mite, e i nostri diritti dormirebbero ancora, e per commiserazione di questo buon re avremmo aspettato un’altra età per farli valere.
Gior. Ma quando vedemmo che tu fiorivi riscaldata dai nostri raggi senza che ne facessi alcuna parte dei frutti di cui ti fecondavamo, presa abbiam la mannaia per sradicarti, e sebbene quest’arma ci abbia fatte alcune ferite, sappi però che noi non ti lascieremo, se prima non t’abbiamo abbattuta, o fatta germogliare con tutto il nostro sangue bollente.
Ed. In tale risoluzione io ti sfido; e rompo qui ogni più lungo discorso, e poichè tu rifiuti a questo pio re l’assentimento di parlare.. squillate, trombe... si spieghino i nostri sanguinosi vessilli. — Vittoria o morte!
Mar. Fermati, Edoardo.
Ed. No, spietata femmina; più non ci arresteremo: queste parole costeranno oggi migliaia dì vite. (escono)
SCENA III
Un campo di battaglia fra Towton e Saxton, nella provincia di York.
Allarme ed escursioni; entra Warwick.
War. Stanco, come un cavaliere che ha percorso tre volte la lizza, mi è forza di assidermi qui un istante. Tanti colpi dati e ricevuti han tolte le forze a’ miei nervi, sebben robusti, e in onta mia bisogna ch’io rimanga un poco, inoperoso.
(entra Eduardo correndo)
Ed. Sorridi, pietoso Cielo! o vieni, morte perversa! perocchè questo mondo si intenebra, e il sole di Edoardo più non risplende.
War. Ebbene, milord? che avvenne? quali speranze?
(entra Giorgio)
Gior. La nostra speranza è travolta; disperazione è fatta. Le Bostre file son rotte, e la distruzione ci incalza. Qual consiglio d date? dove fuggiremo?
Ed. La fuga è inutile; essi ne seguiranno colle ali della vittoria, e troppo deboli siamo per opporci a ciò. (entra Riccardo)