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ATTO PRIMO 9


Gloc. Parigi perduto? Rouen perduto? Se Enrico fosse richiamato in vita, tali novelle lo spegnerebbero di nuovo.

Ex. E in qual guisa accadde ciò? Qual tradimento...

Mess. Tradimenti non furono: ma scarsezza di soldati e di pecunia. I soldati dicono che voi alimentate qui varie fazioni e che mentre converrebbe ordinar un esercito per combattere, piatite inutilmente sulla scelta dei vostri generali. V’è fra di voi chi vorrebbe condur la guerra con poca spesa; v’è chi vorrebbe volare con rapido volo, sebben manchi d’ale; e v’è pure chi spera ottener pace con belle ed ingannatrici parole. Risvegliatevi, risvegliatevi, nobili d’Inghilterra! Una funesta ignavia non offuschi la vostra gloria nel suo nascimento. I fiori di giglio sono strappati dalle vostre armi, e cancellata è già la metà dello stemma d’Inghilterra.

Ex. Se di lagrime mancassimo per questo funebre convoglio, novelle tanto tristi ne riaprirebbero la sorgente.

Bed. È me cui più particolarmente concernono: io sono l’agente di Francia. Datemi la mia armatura; combatterò, procomberò per serbare le nostre conquiste. — Lunge da noi questi abiti di squallore che ci disonorano. Voglio che i Francesi, anzi che con lagrime, piangano con sangue le loro disavventure per un momento interrotte. (entra un altro messaggiero)

Mess. Lôrdi, leggete queste lettere gravide di guai. La Francia intera ribellata s’arma contro gli Inglesi; non vi rimangono più che alcune piccole città di nessun pondo. Il delfino Carlo è stato incoronato re a Reims: il bastardo d’Orléans si è congiunto a lui; Renato, duca d’Aujon, adotta il suo partito: d’Alençon ha preso posto, sotto i suoi stendardi.

Ex. Il Delfino incoronato re! Tutti a lui accorrono! Chi dove fuggire, dove nascondere la nostra vergogna!

Gloc. Noi non fuggiremo che contro il cuore dei nostri nemici. Bedford, se tu indugi, andrò io stesso duce di tal guerra.

Bed. Glocester, perchè dubiti del mio ardore? Raccolto ho già col mio pensiero un esercito che manomette la Francia. (entra un terzo messaggiere)

Mess. Miei graziosi lórdi, per accrescere ancora i vostri crucci, debbo ammonirvi di un fatal combattimento che ha avuto luogo fra l’intrepido Talbot e i Francesi.

Win. Come! Non vinse forse Talbot?

Mess. Oh no! Ei fu disfatto. Verrò ai particolari. Il dieci del mese d’agosto trascorso, quel tremendo guerriero, ritirandosi dall’assedio d’Orléans, con appena sei mila soldati, si è veduto