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ATTO QUARTO | 137 |
incontro e chiedigli il motivo di tale armamento. Digli che manderò il duca Edmondo alla Torre: ed ivi tu resterai, Sommerset, finchè il suo esercito sia licenziato.
Somm. Milord, andrò volentieri prigione o anche a morte, se questo può giovare al mio paese.
Enr. Quali che si siano le sue intenzioni, parlategli con dolcezza, perchè egli è superbo, nè può patire un linguaggio schietto.
Buck. Così farò, signore; non dubitate della mia cautela, credete che tutti questi eventi torneranno infine in vostro pro.
Enr. Vieni, regina, e la sventura ci sia maestra al buon governo; perchè fino ad ora l’Inghilterra potrebbe maledire il mio miserabile regno. (escono)
SCENA X.
Kent. — Il giardino di Iden.
Entra Cade.
Cade. Dannata ambizione! Sventura a me che posseggo una spada, e nondimeno sto per morire di fame! Cinque giorni interi son rimasto nascosto in questi boschi senza osare di uscirne, perchè tutto il paese è insorto contro la mia persona: ma ora son famelico, e quand’anche dovessi viver mille anni, non potrei restar qui più a lungo. Ho ardito valicare questo muro, sperando trovar quivi qualche radice che potesse saziarmi, ma vana fu la speranza. (entra Iden co’ suoi domestici)
Iden. Oh Signore! Chi vorrebbe vivere nel tumulto delle corti, allorchè può godere dì scene campestri e di passeggiate così amene come è questa! La poca eredità lasciatami da mio padre basta ai miei desiderii, e vale per me una monarchia. Io non cerco d’aggrandirmi colla mina altrui; nè aspiro ad accumulare ricchezze; a me basta di aver mantenuto il mio patrimonio, e di aver rimandato sempre contenti i poveri dall’uscio della mia casa.
Cade. S’avanza il signore del luogo con intenzione di arrestarmi, perchè venni qui senza il suo permesso. — Ah, scellerato, tu vorrai tradirmi e guadagnar mille corone, portando al re la mia testa: ma io ti farò mordere la polvere e trangugiar questa spada, prima che da te mi sia allontanato.
Iden. Chiunque, o uomo feroce, tu ti sia, io non ti conosco: perchè dunque ti tradirei? Non basta di essere entrato nel mio giardino per depredarlo da ladro, che vieni pure ad offendermi con tal tracotanza?