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84 il re lear


Gon. Uniamoci contro il nemico; le nostre private contese non entrino per nulla nella lotta di questo giorno.

Alb. Determiniamo cogli ufficiali più periti i nostri procedimenti.

Edm. Vi aspetterò alla vostra tenda.

Reg. Sorella, verrete con noi?

Gon. No.

Reg. Bene è però che veniate; prego vi, seguitene.

Gon. (a parte) Oh, oh! conosco l’enigma. — Ebbene verrò.

(mentre stanno per uscire entra Edgardo travestito)

Edg. Se mai Vostra Grazia degnossi di parlare con uomo sì miserabile, quale son io, udite una parola.

Alb. Ti udirò sino alla fine. Favella.

(escono Edm., Beg., Gon., Uff., greg. e seguito)

Edg. Prima di combattere, dissuggellate questo foglio. Se tornate vincitore, fate chiamare a suon di trombe quello che ve lo ha dato; e, malgrado questo esteriore di miseria, posso produrre un campione che sosterrà quello che è detto nella lettera. Se siete vinto, allora tutto è finito per voi nel mondo, e cessa ogni trama. Vi sia propizia la fortuna!

Alb. Fermati finchè abbia letta questa lettera.

Edg. No, mi fu inibito. Allorchè il momento favorevole sia giunto, alla prima chiamata dell’araldo ricomparirò.

Alb. Così sia; addio. Leggerò il tuo scritto.

(Edgardo esce; entra Edmondo)

Edm. Il nemico ci è sopra; ordinate le vostre schiere. Ad onta della vigilanza delle nostre scolte, riesce difficile indovinarne il numero e le forze. A voi spetta ora, duca, di affrettare il soccorso di cui abbisogniamo.

Alb. Ci appresteremo all’evento.                         (esce)

Edm. Giurai ad entrambe le sorelle che io le amava; gelose ora sono, e s’odiano dell’odio che l’uomo porta al serpente che l’ha ferito. Quale delle due prenderò? entrambe? una di esse? niuna? Finchè tutte e due vivranno, nessuna ne potrò possedere. Appigliandomi alla libera, irriterei Gonerilla sino al furore; e sosterrei arduamente le mie parti finchè suo marito respira. — Valiamoci intanto del di lui aiuto nella battaglia; e poscia se colei vorrà privarsi dello sposo trovi i mezzi di farlo. Quanto al decreto che la pietà di Albania ha emanato per Lear e Cordelia, una volta vinta la battaglia e fatto arbitro di loro, non mai essi godranno della sua clemenza. — L’interesse mio è di difendermi, non di gridare.     (esce)