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80 il re lear

riconoscere, finchè i tempi non mi diano opportunità di manifestarmi.

Cord. Ebbene, sia così, mio buon lord. — Come sta il re? (al medico)

Med. Signora, ei dorme ancora.

Cord. O voi, buoni Dei, sanate questa gran piaga nella sua ferita ragione; ristabilite l’armonia e la calma nei sensi di questo buon padre, a cui i figli han pervertita la mente!

Med. Consente Vostra Maestà che si svegli il re? egli ha dormito già troppo.

Cord. Fate il senno vostro, e ciò che comanda la scienza. È egli vestito?

Med. Sì, signora; approfittando d’un sonno profondo, gli abbiamo fatto indossare nuovi abiti. Statevi accanto a lui, buona signora, allorchè lo desteremo; non dubito della sua calma.

Cord. Sia così.

Med. Piacciavi farvi più vicino. — Ora la musica incominci. (odonsi i preludii d’una musica dolce e malinconica)

Cord. Oh mio caro padre! Faccia la Dea della salute sgorgare dalle mia labbra il suo balsamo; e questo bacio, ch’io ti do, o padre mio, dissipi il disordine spaventoso che le mie due sorelle hanno cagionato nella tua augusta ragione.

Kent. Virtuosa e cara principessa!

Cord. Quand’anche non fosse stato loro padre, questi bianchi capelli non avrebbero dovuto eccitare la loro pietà? Questo volto venerabile era egli fatto per andar soggetto al furore dei venti, fra il ruggir del tuono, e i suoi terribili lampi! Dovevi tu passar le notti a capo scoperto, e senza tetto, nello squallore e nella disperazione? Sì, il cane del mio nemico, quando anche morsicato m’avesse col suo dente micidiale, sarebbe stato da me ricovrato in quella notte fatale; e tu, povero padre, tu debole e caduco, dovevi esser ridotto a non aver per letto che un po’ d’immonda paglia, e non aver per asilo che il ricetto d’animali anche più immondi? Oimè! oimè! è ben miracolo se non perdesti in pari tempo la mente e la vita!... Ma ei si sveglia; favellategli.

Med. Signora, fatelo voi: sarà meglio.

Cord. Come si sente il mio real signore? come sta Vostra Altezza?

Lear. Mi fate oltraggio, strappandomi così dalla tomba... Tu sei un’anima benedetta; ma io sono legato sopra una ruota di fuoco, e le mie lagrime scorrono come piombo liquefatto.

Cord. Signore, mi conoscete?