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ATTO QUARTO 359


Huell. È di buon cuore che te l’offro: esso servirà a farti rattoppare le scarpe; via, perchè fare il ritroso? Le tue scarpe non son buone: accetta questa moneta. (entra un araldo inglese)

Enr. Son numerati i morti, araldo?

Ar. Qui sta registrata tutta la serie de’ Francesi estinti.

(gli consegna un foglio)

Enr. Quali prigionieri di rilievo abbiam noi fatto, zio?

Ex. Carlo, duca d’Orléans, nipote del re; Giovanni, duca di Borbone, e lord Boucicault: poi mille e cinquecento fra baroni, cavalieri e gentiluomini, senza contare i gregarii.

Enr. Questa lista annovera dieci mila Francesi rimasti sul campo di battaglia. In tal numero son compresi centoventisei fra principi e nobili: aggiungete ottomila e quattrocento fra cavalieri, scudieri e altri guerrieri distinti, e vedrete che il numero dei soldati mercenarii che han perdutosi riduce a seicento. I nomi dei nobili uccisi sono i seguenti: Carlo d’Albret, Gran Contestabile, Giacomo Chatillon, ammiraglio di Francia, Rambures, gran maestro, il valoroso Guiscardo, Delfino; Giovanni duca d’Alençon, Antonio di Brabante, fratello del Borgognone, Eduardo di Bar; Grandpré; Roussy, Fauconberg, Foix, Beaumont, Merle Vandemont e Lestrelles. Illustre è questa schiera di caduti!.... Dov’è la nota dei morti inglesi? (l’araldo gli presenta un altro foglio) Eduardo, duca di York, Suffolk il conte, sir Riccardo Ketty, David Gam, scudiere: niun altro di distinzione, e di soldati comuni venticinque in tutto. — Oh Dio del Cielo! il tuo braccio si è qui mostrato: ed è a Te solo, non a noi, che render dobbiamo l’onore di questa giornata! Quando mai si vidde in una battaglia campale, senza astuzie né stratagemmi, sì gran perdita da un lato, sì lieve dall’altro? Abbine Tu tutto l’onore, gran Dio: perocché tutto a Te solo appartiene.

Ex. Evento maraviglioso!

Enr. Andiamo con pompa solenne al villaggio vicino e vietiamo sotto pena di morte, al nostro esercito di esaltarsi per questa vittoria e di toglierne l’omaggio a Dio: a Lui solo appartiene.

Huell. Lecito non è, così piaccia a Vostra Maestà, il dire il numero dei morti?

Enr. Sì, capitano; ma confessando che Dio ha combattuto per noi.

Huell. In coscienza è stato così, e grande ne è il nostro vantaggio.

Enr. Adempiamo ai doveri religiosi: intanto si intuoni il salmo Non nobis e il Te Deum; e dopo avere pietosamente dato tomba ai trapassati, si torni in Inghilterra, dove mai non approderanno uomini più fortunati di noi. (escono)