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60 il re lear

udii non ha guari una trama contro la sua vita. Qui vicino è una lettiga; ponvelo dentro, e corri precipitosamente verso Douvres, dove sarai accolto con affettuosa onoranza. Provvedi al tuo signore: se indugi anche alcuni istanti, la sua vita, la tua e quella di quanti ardissero assumere le sue difese, saran perdute. — Su, su, sollevalo, e vieni meco: ti condurrò in luogo dove troverai provvedimenti alla salvezza di tutti.

Kent. (guardando il re) La natura esausta s’è assopita... Cotesto sonno potrà infondere qualche calma nel suo cuore esulcerato, a cui se quiete e riposo mancano, in breve anche la vita mancherà. — Vieni; (al Buff.) aiutami a portare il tuo re..... tu non devi abbandonarlo.

Gloc. Affrettatevi, affrettatevi, o saremo perduti (escono Kent, Gloc. e il Buff., trasportando il re)

Edg. Allorchè vediamo uomini posti al disopra di noi dividere i nostri mali, dimentichiam quasi i guai che ci son proprii. Quegli che soffre solo, soffre sopratutto nell’anima, lasciando dietro a sè esseri esenti di pene, e belli di felicità. Ma lo spirito scorre sui proprii dolori, allorchè ha compagni al patire, e mesce le proprie lagrime con quelle d’altri sventurati. Quanto lievi e sopportabili mi son fatte ora le mie sventure, vedendo il re oppresso da tanto cruccio di sorte! Sfortunato egli è pei figli, come io lo sono pel padre!... Su, Tom, parti di qui; porgi orecchio a quel romor che s’ode, e scuopriti..... Rinunzia a quel falso concetto che t’ingannava, che annullato vedi dalla tua esperienza, e teco stesso e col mondo ti riconcilia. — Avvenga questa notte quel che vorranno i destini, purchè il re si salvi. Appiattati, appiattati.     (esce)

SCENA VII.

Una stanza nel castello di Glocester.

Entrano Cornovaglia, Regana, Gonerilla, Edmondo, e domestici.

Corn. (a Gon.) Partite prontamente; ite dal duca vostro sposo; mostrategli questa lettera..... L’esercito di Francia ha preso terra... Trovate lo scellerato Glocester. (escono alcuni domestici)

Reg. Fatelo uccidere sull’istante.

Gon. Strappategli le pupille degli occhi.

Corn. Abbandonatelo al mio sdegno. — Edmondo, accompagnate nostra sorella: non bisogna che siate spettatore della