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IL RE ENRICO V — ATTO TERZO | 323 |
viene il furore della tigre: indurite le vostre fibre, eccitate tutto il sangue delle vostre vene, deformate i lineamenti dell’uomo sotto gli spasimi convulsi della rabbia, date al vostro occhio un lampo terribile e minaccioso, come il cannone che fulmina dalle feritoie d’una fortezza: il vostro ciglio aggrottato lo adombri e ispiri un terrore uguale a quello che cagiona uno scoglio ruinoso che pende e sta per precipitare sui flutti dell’oceano: anilate i vostri denti, aprite larghe le narici, contenete con forza l’alito, e informate tutti i vostri spiriti alla loro maggior potenza. — Coraggio, nobili Inglesi, il di cui sangue sgorga da avi celebri in guerra, da avi che, come altrettanti Alessandri, hanno in questi luoghi combattuto dallo spuntare del dì fino al suo tramonto, e riposte non han le spade, se non quando i nemici son loro mancati. Non disonorate le madri vostre: provate che quelli, cui deste il nome di genitori, v’avevano veracemente generati: siate modello ai meno agguerriti, e insegnate loro a combattere. E voi, prodi comuni, le di cui membra formaronsi in Inghilterra, mostratene qui la tempra e il vigore del suolo che vi nudrì: fateci accorti che degni siete della vostra terra. Di questo io non dubito, perocchè non ve n’è alcuno di voi, i di cui occhi, quale che si sia l’oscurità della sua condizione, non brillino dei nobili fuochi del valore. Io vi veggo tutti ardenti e frementi, come il veltro al guinzaglio che non attende che il segnale per islanciarsi. Ebbene, la caccia è aperta: abbandonatevi all’ardore che v’infiamma, e nell’assalto gridate: Dio per Enrico! Inghilterra! e San Giorgio!
(escono; allarme e scariche d’archibugi)
SCENA II.
Parecchi soldati traversano la scena.
Entrano Nym, Bardolfo, Pistol e il Garzone.
Bard. Innanzi, innanzi, innanzi! Alla breccia, alla breccia!
Nym. Pregoti, caporale, fermati; le botte son troppo forti; e per mia parte non ho molte vite: lo scherzo non val nulla, e meglio è non gustarlo.
Pist. I colpi cadono a dritta e a manca, e i poveri vassalli di Dio diventan polvere: la spada e lo scudo acquistano onori immortali, in mezzo alle stragi.
Gar. Foss’io in un’osteria di Londra! Darei tutta la mia fama per una pinta di birra e un po’ di sicurezza.
Pist. Ed io, se i desiderii bastassero, non mi fermerei di più qui, e in breve t’avrei raggiunto.