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ATTO PRIMO 305

Inghilterra, han di già varcati i mari, e scorrono le pianure di Francia.

Cant. Oh i loro corpi, mio diletto sovrano, vadano a raggiungere i loro cuori, onde col ferro e il fuoco si riconquistino i vostri diritti! Per sussidiarvi in quest’impresa, vi promettiamo di imporre al clero, e di dare a Vostra Maestà il provento di un pingue balzello, quale la Chiesa non ha per anche dato ad alcuno dei vostri avi.

Enr. Non basta che ci armiamo per invadere la Francia: conviene anche che prendiamo le nostre disposizioni, per difendere il regno contro gli Scozzesi, che certamente ne verranno sopra.

Cant. Gli abitanti delle frontiere, mio sovrano, saranno bastanti a difendere l’interno dello Stato contro le incursioni di quei montanari.

Enr. Di montanari soltanto non parlavamo, ma per tema di una insurrezione generale di quel popolo era il nostro detto. L’istoria vi narrerà che il mio illustre avolo non passò mai co’ suoi eserciti in Francia, senza che lo Scozzese non venisse, come l’acqua per una ripa rotta, a spandersi sopra il suo regno sprovvisto, col torrente della sua potenza, manomettendo le sue Provincie, bloccando i castelli e le città con assedii ostinati, talchè l’Inghilterra nuda e senza difesa vacillò sovente sotto le imprese di quei funesti vicini.

Cant. Più paura n’ebbe che danno, mio re; ve ne siano prova gli esempi ch’ella stessa ha dati. — Allorchè i suoi cavalieri erano passati in Francia, e ch’ella non era più che come una vedova per la partenza di tutti i suoi nobili, non solo si è ben difesa, ma ha preso e avviluppato, come cervo smarrito nella via, il monarca degli Scozzesi; mandato lo ha in Francia per farvi rifulgere il nome d’Eduardo, e arricchito ha i suoi fasti con tanta gloria quanta alcun popolo ne poteva conseguire.

West. Ma v’è un detto molto antico e vero: Se conquistar volete la Francia, incominciate dal domar la Scozia; perocchè, quando l’aquila inglese è uscita per predare al di fuori, la donnola di Scozia vien saltellando fino al suo nido indifeso, e divora, quasi topo in assenza del gatto, i regi suoi parti, struggendo anche più che divorare non possa.

Ex. La conseguenza sarebbe quindi che l’aquila dovrebbe restar ne’ suoi focolari: e nondimeno questa non è che una necessità fallace; perocchè noi abbiamo asili in cui possiam nascondere i nostri tesori, e lacci per avviluppare i piccoli depredatori. Allorchè le braccia armate combattono all’estero, la