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ATTO QUINTO 289


Dav. Così piaccia a Vossignorìa, vi è un certo Pistol venuto dalla corte con varie notizie.

Fal. Dalla corte? Fatelo entrare. (entra Pistol) Ebbene, Pistol?

Pist. Iddio vi salvi, sir Giovanni!

Fal. Qual vento vi portò qui, Pistol?

Pist. Non il cattivo vento, che non soffia mai alcun bene. — Dolce cavaliere, tu sei ora uno dei più grand’uomini del regno.

Sil. Per la Vergine! credo ch’egli altro non sia fuorchè il buon’uomo Puff di Barson1.

Pist. Puff? Puff sei tu, insigne villano! Sir Giovanni, io sono il tuo Pistol, l’amico tuo: e tra spine e dirupi son qui volato per arrecarti liete novelle, novelle degne dell’età dell’oro, novelle di prezzo infinito.

Fal. Pregoti di dirmele da uomo di questa età.

Pist. Al diavolo questa età, e le sue sofisticherie! Parlo dell’Africa e di gioie auree.

Fal. Oh vile cavaliere d’Assiria, quali son le tue novelle? Fa che il re Coffetuà ne sia istrutto.

Sil. (cantando) «E Robin Hood, Scarlet e Giovanni...»

Pist. Dovranno luridi cani parlar dell’Elicona? Così si hanno a ricevere le buone novelle? Poni dunque, Pistol, la tua testa in grembo alle Furie.

Shall. Onesto gentiluomo, io ignoro la vostra educazione.

Pist. Peggio per te.

Shall. Perdonatemi, signore. Se venite con notizie di corte, non vi son che due vie da prendere; o dirle, o tacerle. Io sono, signore, di qualche autorità presso il re.

Pist. Sotto qual re, Bezoniano? Parla, o muori.

Shall. Sotto il re Enrico.

Pist. Enrico IV, o V?

Shall. Enrico IV.

Pist. Va al diavolo! Sir Giovanni, il tuo tenero agnello è divenuto re; Enrico V è in trono. Parlo il vero: se Pistol mente, scherniscilo e trattalo da millantatore spagnuolo.

Fal. Che? Il vecchio re è morto?

Pist. Come un chiodo in un uscio vecchio. Quel ch’io dico è vero.

Fal. Via, Bardolfo; sella il mio cavallo. Messer Roberto Shal-

  1. Allusione a un personaggio grottesco di quei tempi.