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atto secondo | 47 |
Corn. Dove va?
Gloc. Chiese i suoi cavalli; ma ignoro dove sia rivolto.
Corn. Il meglio è di lasciarlo fare a suo talento; ei sarà guida a se stesso.
Gon. Milord, nol pregate in nessuna maniera di qui restare.
Gloc. Oimè! la notte discende, e i venti gelati cominciano ad imperversare; a molte miglia qui intorno non si trova neppure un cespuglio.
Reg. O signore, agli uomini contumaci i mali che da loro medesimi si attirano debbono servire di insegnamento. Chiudete le vostre porte; una banda disperata lo segue, che potrebbe incitarlo, abusando della sua debolezza, a qualche atto pericoloso. La prudenza ne ammonisce di stare in guardia.
Corn. Chiudete le porte, milord; è una fiera notte; la mia Regana ben disse; andiamo a porci in salvo dalla tempesta. (escono)