Pagina:Rusconi - Teatro completo di Shakspeare, 1858, III-IV.djvu/560


atto quarto 199


Hot. Tale è pur anche lo stato della cavalleria nemica: in paragone di essa la nostra può dirsi riposata.

Wor. L’esercito del re è più numeroso: in nome di Dio, cugino, aspettiamo che tutti i nostri rinforzi siano giunti.

(Una tromba suona a parlamento;
entra sir
Gualterio Blunt)

Blunt. Vengo con graziose offerte per parte del re, se mi volete udir coi riguardi dovuti al mio messaggio.

Hot. Siate il ben venuto, Blunt: e piacesse al Cielo che foste dei nostri! V’hanno molti di noi che vi amano teneramente, che sono in qualche modo gelosi del vostro gran merito e della vostra splendida fama, e gemono che non nutriate i nostri sentimenti, e che ci stiate in sembianza di nemico.

Blunt. Il Cielo mi preservi dal non esserlo finché vorrete inceder lungi dal retto sentiero, ribelli alla sacra maestà del vostro re! Ma veniamo al mio messaggio. — Sua Altezza mi spedisce per sapere i vostri lagni: per conoscere qual è la cagione per cui dal seno della pace pubblica evocate repentinamente la guerra, dando al suo regno sottomesso il funesto esempio d’una ribellione rea. Se il re ha sconosciuto in qualche maniera i vostri servigi, che confessa essere numerosi, vi invita a muovergli i vostri reclami onde siate appagati: ei vi offre un perdono assoluto, per voi e per coloro che ad istigazion vostra furono travolti in questo turbine.

Hot. Mite assai è il re: e noi sappiamo ch’egli troppo ben conosce in qual tempo giova promettere, e in quale attenere. Mio padre, mio zio, ed io, gli abbiamo data la corona di cui si cinge; e quando egli non aveva con sé che ventisei compagni, che privo viveva della stima degli uomini e misero, proscritto, da tutti dimenticato, intendeva ricorrere al seno della sua patria, mio padre solo fu che si degnò di accoglierlo. Allorché poi l’intese affermare con giuramento alla faccia del Cielo ch’ei non tornava che per esser duca di Lancastro, e riavere i suoi possedimenti, mio padre, tocco di compassione, gli promise assistenza, e gli tenne la parola. Fu allora che i lórdi ed i baroni del regno, vedendo che Northumberland gli prestava il suo appoggio, accorsero a lui col capo scoperto e l’incontrarono a torme per le città e pei borghi, mostrandosi tutti presti ad obbedire a’ suoi ordini; e fu anche allora che quest’uomo (tanto là grandezza sa conoscersi e misurarsi rapidamente!) fe’ un passo più alto del gradino a cui aveva giurato a mio padre di arrestarsi, mentre approdava debole e nudo sulle sterili roccie di Ravensburg. Dipoi