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atto quinto | 135 |
che un giuoco; le sue parole non sono che vani suoni della bocca: le nostre procedono dal cuore. Ei non vi prega che debolmente, e desidera di non ottenere; ma noi, noi vi supplichiamo con tutto il fervore della nostra anima, e delle nostre forze. Le sue ginocchia stanche si rialzeranno con gioia; ma le nostre resteranno in quest’umile positura fino a che s’impietriscano nella terra. Le sue suppliche non sono che menzogna e ipocrisia: le nostre sono ardenti e vere. Esse la vincano dunque sopra le sue, e ottengano quella grazia che meritano preci ferventi e sincere.
Boling. Buona zia, alzatevi.
Duch. Non dirmi di rialzarmi; perdona prima, e poscia m’alzerò. Ah! s’io fossi stata nudrice di un re, le prime parole che gli avrei insegnato a pronunziare sarebbero state: io perdono. Non mai tanto quant’oggi desiderai di udire tali paroli. Re, di’: io perdono. La pietà ponga queste parole sulle tue labbra; non ve n’ha alcuna che meglio s’addica alla bocca dei re: brevi sono, ma celestialmente dolci.
York. Pronunziatele in francese, re, dite, pardonnez-moi1.
Duch. Vuoi tu insegnare al perdono di distruggere il perdono? Sposo crudele, spietato uomo, tu armi le parole contro le parole! — Pronunzia il perdono, o re, con quel senso che vi si collega nel nostro paese; noi non intendiamo alcun subdolo idioma. I tuoi occhi cominciano a parlare, fa che la tua lingua finisca: o nel pietoso tuo cuore poni le tue orecchie, talchè udendo l’effusione delle nostre preghiere la pietà ti commuova e ti induca a perdonare.
Boling. Buona zia, alzatevi.
Duch. La grazia che vi chieggo non è di alzarmi, ma di perdonare.
Boling. Io gli perdono, come desidero che Iddio perdoni a me.
Duch. O fortunata vittoria di una prece sincera! E nondimeno io temo ancora: parla di nuovo; dicendo due volte perdono, non perdoni due volte, ma afforzi un sol perdono.
Boling. Con tutto il cuore gli perdono.
Duch. Tu sei un Dio in terra.
Boling. Ma pel nostro leal cognato, per l’abate di Westminster, e per tutto il resto dei cospiratori non suonerà questa parola. — Buon zio, pensate a mandar soldatesche in Oxford, o in quell’altro luogo qualunque in cui saranno i traditori: essi non godranno molto tempo l’aria di questo mondo, se ci è dato
- ↑ Formola con cui, usando questo idioma, s’intende ad una negativa.